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Vent'anni dall'uscita di Anime Salve: a Genova fine settimana di incontri nel ricordo di #Faber

Anime salve, il tredicesimo e ultimo album dal cantautore Fabrizio De André è uscito il 19 settembre 1996.
 In occasione del ventennale dalla pubblicazione del disco, Laura Monferdini che gestisce con passione e dedizione l’emporio museo viadelcampo29rosso a Genova, luogo dove vive la musica e la storia dei cantautori genovesi, ha organizzato per questo fine settimana una serie di appuntamenti tra musica mostre ed incontri con al centro l’intramontabile Faber.
 Il tutto prenderà il via questo pomeriggio, 23 settembre, alle ore 17.30 con la presentazione del libro “LA MIA PRIMA VOLTA CON DE ANDRE'. 305 STORIE ”,alla presenza degli autori DANIELA BONANNI e GIPO ANFOSSO. Parteciperanno alcuni ospiti, fra cui il giornalista  FLAVIO BRIGHENTI, molto legato a Fabrizio De Andrè, che come racconta nella sua testimonianza, ha avuto l’onore di intervistare per la prima volta ai suoi esordi come giornalista, quando collaborava per “Il Lavoro”.
Su Fabrizio De Andrè esiste un’infinita bibliografia ed era davvero difficile avere un’idea innovativa,diversa, che sapesse creare un legame ancora più forte e vivo tra la gente e Faber. Eppure, due insegnanti, la maestra in pensione Daniela Bonanni e il docente di lettere Gipo Anfossi sembrano essere riusciti nell’ardua impresa dando vita ad un’opera collettiva che unisce le più diverse generazioni nel nome di Fabrizio De Andrè.
Cosa hanno in come un bambino di 10 anni, la pensionata di 82 e un grande giornalista? Un indelebile ricordo, un’emozione legata al primo incontro con Fabrizio De Andrè e una grande voglia di metterlo per iscritto. 305 testimonianze, storie vere, personali, uniche: questa è l'essenza de “La mia prima volta con Fabrizio De Andrè”.
Per saperne di più abbiamo rivolto alcune domande a Daniela Bonanni che in sinergia con Gipo Anfosso ha dato forma a questo lodevole e innovativo progetto:
Da dove è nata l'idea è come si è sviluppata?
Io e Gipo Anfosso siamo amici di lunga data e da sempre innamorati di Fabrizio De Andrè. Insieme abbiamo curato diversi progetti legati a Faber. Questo libro rientra in una serie di iniziative che ha visto in primis coinvolta la città di Pavia. Il tutto è partito circa 2 anni fa da un dato di fatto: tantissime persone indipendentemente dall'età e dal ruolo sono profondamente legate a De Andrè, alla sua musica e al suo ricordo. Le loro storie personali sono ciò a cui abbiamo voluto dare voce. Questo progetto è iniziato per le strade del centro di Pavia. Fermavamo le persone domandando loro se si ricordavano della prima volta con Faber e dopo un attimo quasi tutti rispondevano allo stesso modo
Avete inserito tutte le testimonianze che avete ricevuto ?
Si ce ne sono arrivate 305 e le abbiamo inserite tutte perchè tutte hanno un loro senso, una loro particolarità, sono tutte ben scritte e parlano di emozioni e sensazioni vere, sono tutte ugualmente importanti: da questo la scelta di inserirle in ordine alfabetico. Non c' è stato nessun filtro. Abbiamo cercato di dare delle indicazioni in merito alla lunghezza della storia ma non sempre sono state rispettate, la stesura è stata molto spontanea, guidata dal cuore e dal ricordo, per questo abbiamo scelto di lasciare tutto pressoché invariato.
Qual è stata la difficoltà maggiore che avete riscontrato nel realizzare questo libro?
Riuscire a mettere insieme 305 elaborati realizzati da altrettante persone diverse non è per nulla semplice. E' stato particolarmente difficile riuscire a raccogliere tutto il materiale. Capitava spesso che si scusassero per il ritardo nell'inviare gli scritti e così abbiamo stabilito un termine ultimo di consegna per essere pronti nei tempi giusti.
Se dovesse descrivere con alcune parole questo libro quale userebbe?
Userei le parole “incontri”, “storie” e l'aggettivo “collettivo”
La sua prima volta con Fabrizio De Andrè è legata alla canzone In via del Campo giusto?Cosa rappresenta questa canzone? Ci sono altri momenti o canzoni che la legano particolarmente a Faber?
Sì, Via Del Campo rappresenta la mia iniziazione a Fabrizio De Andrè. Come racconto nel libro, avevo 16 anni e le parole di questa canzone negli anni del perbenismo soddisfacevano la mia indole ribelle, che non mi ha mai abbandonata. Da quel momento le canzoni di Faber mi hanno sempre accompagnata e continuano a farlo. Lui, così come solo i più grandi sanno fare, ha saputo trovare le parole giuste per descrivere sensazioni, emozioni che si provano ma che è difficlile esprimere. L'album che ho particolarmente a cuore è “Non al denaro non all'amore né al cielo”uscito nel 1971. Nel 1969 mi hanno regalato l'antologia di Spoon River e ne sono rimasta particolarmente colpita. Sono poesie che hanno segnato la mia vita. In occasione del 100 anni dall'uscita di Spoon River, il libro più venduto del '900, a Pavia abbiamo organizzato una grande mostra nella quale sono stati esposti anche dei testi originali di Fabrizi De Andrè. La cosa più importante è mantenere viva la memoria collettiva.
Avete in programma in progetto di realizzare un altro libro di testimonianze?
L'idea c'è. Ci sono state moltissime persone che avrebbero voluto intervenire in questo libro ma non ne erano a conoscenza. Per il momento abbiamo messo a disposizione il blog per chiunque voglia raccontare la propria prima volta con Fabrizio De Andrè. Non è esclusa una seconda edizione in futuro”.
Tutti hanno una prima volta con Fabrizio De Andrè perchè Faber e le sue canzoni sono universali, qualcosa che riesce a collegare generazioni e luoghi  apparentemente molto distanti Tramite questi 305 racconti che nei modi più diversi parlano  di lui, si ripercorre un pezzo di storia dell'Italia, storia della quale Fabrizio fa indissolubilmente parte! 

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