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“Ciao, lo sai che sei bellissima?”: come reagiscono le donne agli approcci sul Facebook

A quale donna utente di Facebook non è capitato di ricevere il messaggio (previa richiesta di amicizia) di uno sconosciuto: “Ciao, lo sai che sei bellissima?”
Le reazioni e le tipologie delle destinatarie di tali attenzioni sono varie: qui di seguito le più comuni.

1) La lusingata: accetta subito la richiesta, anche se la foto dell'impavido rimanda ad un Donato Bilancia o al coatto di periferia (di solito, questi non mettono il nome per intero ma lo dividono in sillabe: Mas Simo, Fede Rico etc.). 
Al messaggio di rito, rispondono con un velo di falsa modestia: “Ma no, cosa dici? Grazie cmq!”

2)  L'indecisa: tentenna, manda lo screenshot del profilo alle amiche per chiedere un parere e, in base ai risultati del sondaggio, accetta o rifiuta. In caso di risposta positiva, deciderà in seguito se mantenere l'amicizia virtuale con il tipo, tenendo in considerazione l'eleganza degli approcci, il genere di post che pubblica in bacheca e, soprattutto, il numero di like che ha la grazia di concedere.

3) L'introversa: se non ha almeno 45 amici in comune con il richiedente, lo cestina, lo blocca, lo fa espellere dal web con tanto di bolla papale.

4) La possibilista: accertato il fatto che il ragazzo non sia affiliato ad una setta satanica, un maniaco, un 80enne che usa una foto poco nota di Johnny Depp per confondere le acque (credete, sono tutte informazioni facilmente reperibili con qualche giretto sulla bacheca) questo tipo di utente accetta l'amicizia. Il motto è “non si sa mai, magari ne esce qualcosa di buono“.

5) La negazionista: questa è tipologia particolare. In genere accetta tutte le richieste d'amicizia che le arrivano, pensando che in fondo non c'è nulla di male. Il tizio inizia la conversazione, magari tirandola per le lunghe. Alla ragazza piace, pensa come anche sul web si possano stabilire rapporti sani. Poi scatta l'invito ad uscire, solitamente una tragedia ad un atto. Relazione finita. 
Il negazionismo deriva da quello che la ragazza risponderà alle amiche alla domanda: “Ma perchè hai accettato la richiesta di uno che non conosci e ci sei pure uscita?”
E lei, soave: “Ma non è vero che non lo conoscevo… Mi pare di averlo incontrato un paio di volte al supermercato/università/ palestra etc., sembrava una brava persona!” 
Insomma, invece di ammettere di essersi messa in una situazione imbarazzante, se non pericolosa, nega, nega e nega l'evidenza. 

Ora, questa è una lista ironica (basata su episodi realmente avvenuti): il web presenta i pericoli che tutti conosciamo e stringere amicizia su Facebook non è certo la stessa cosa che andare a prendere un caffè con una persona reale.
In questa sede si ritiene utile il sermone, visti i recenti fatti di cronaca: da un approccio simpatico si può arrivare allo stalking, quindi, state attente.
E adesso un appello agli uomini: c'è una categoria non citata nella classifica, quella che al messaggio: “Che meraviglia sei?” viene colta da un conato di vomito, non per la frase in sè (cioè, anche), ma per il fatto che alla tastiera siete tutti dei tombeurs ma se ci incontrate al bar o ci ignorate concentrandovi sulla brioche o ci guardate e non ci salutate nemmeno.

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