Daniela Santanchè, nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa ha espresso con fermezza la sua posizione in merito alla questione del Burkini. «Va vietato, come peraltro andrebbe vietato il burqa e il niqab. Lo prevedeva un mio disegno di legge, presentato nel 2006, che sarebbe ora di ripescare. Il Burkini va vietato per una questione di identità. Ormai siamo in guerra e dobbiamo avanzare, non indietreggiare. L’abbiamo fatto fin troppo, dai canti di Natale al presepe. Ora basta. Per me è più importante la difesa dell’identità. Abbiamo già incassato una devastante sconfitta sulla Costituzione europea, quando ci siamo battuti invano per stabilire le radici cristiano-giudaiche della nostra civiltà. Non possiamo mollare ai barbuti. E poi sarebbe una battaglia di libertà anche per loro, le donne islamiche. Ne ho intervistate tante per i miei libri e nessuna mette il velo per convinzione, ma per costrizione. Vietando il burqa e il burqini le liberiamo dal peso dei clan maschili. Infine è una questione di reciprocità: nessuna donna occidentale potrebbe mettere la minigonna in Arabia Saudita; se vengono da noi, si adeguino ai nostri costumi».