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Detenuto straniero sale sul tetto del carcere di Torino armato di bastone, ad asti agente aggredito. Sappe: “ora basta!”

Di fronte agli ultimi due accadimenti avvenuti nel carcere di Torino e in quello di Asti, il Sappe fa sentire più che mai la propria voce e la propria insofferenza nei confronti degli atti violenti dei detenuti sempre più frequenti, nei confronti degli agenti.
“La situazione è stata paradossale e sconcertante, comunque gestita al meglio dal Personale di Polizia Penitenziaria. Intorno alle 13,20, un detenuto marocchino ristretto presso la terza sezione del padiglione A del carcere di Torino è salito sul tetto del padiglione A, rompendo le apparecchiature illuminanti; attualmente si dimena con un bastone rudimentale a forma di falce ed urla. Sono in corso le procedure di sicurezza da parte del personale di polizia penitenziaria. Il detenuto intende parlare con un magistrato. Sul posto, ci sono anche i Vigili del Fuoco”. Questo quanto denunciato dal Segretario Regionale del Piemonte del SAPPE Vicente santilli.
Il SAPPE, attraverso il Segretario Generale Donato Capece, denuncia il ciclico ripetersi di eventi critici in carcere: “Le carceri sono più sicure assumendo gli Agenti di Polizia Penitenziaria che mancano ed assegnandoli a Alessandria dove c’è una significativa carenza di organico, finanziando e potenziando i livelli di sicurezza delle carceri. La tensione resta alta nelle carceri: atro che dichiarazioni tranquillizzanti, altro che situazione tornata alla normalità. E’ sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane, per adulti e minori” Al riguardo, Capece stigmatizza anche la violenta aggressione, avvenuta ieri nel carcere di Asti, ai danni di un poliziotto penitenziario da parte di un detenuto italiano, appartenente al clan dei Casalesi: “Sono anni che sollecitiamo di dotare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria di strumenti di tutela efficaci, come può essere proprio lo spray anti aggressione assegnato – in fase sperimentale – a Polizia di Stato e Carabinieri” conclude. “Mi auguro che il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, dopo il grave episodio di Asti, valuti positivamente questa nostra proposta e, quindi, assuma i provvedimenti conseguenti”.

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