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46° #PremioVeretium per la prosa: consegnato a Maria Paiato #BorgioVerezzi

SAVONA- Sabato sera, a Borgio Verezzi è stato consegnato il 46° Premio Veretium per la prosa a Maria Paiato.
Il riconoscimento, riproduzione in oro e argento del Mulino Fenicio che si erge sulla collina di Verezzi, viene assegnato ogni anno nell’ambito del Festival all’attore o all’attrice che “nell’ultima stagione teatrale si sia particolarmente distinto per impegno di testo e capacità di interpretazione”.
La Giuria, composta dai critici teatrali Giulio Baffi (presidente), Claudia Cannella, Sara Chiappori, Enrico Groppali, Laura Santini, Pier Antonio Zannoni e Silvana Zanovello, ha assegnato il riconoscimento a Maria Paiato con la seguente motivazione: “Attrice di primissimo piano, giunta a un punto molto particolare di una carriera seria, rigorosa e multipla, soprattutto per le tante diramazioni in cui si è espressa, dalla Maria Zanella, che l’ha lanciata, alla consacrazione al Piccolo, oltre ad aver lavorato con grandi maestri (Ronconi in primis, ma anche Calenda, Sepe, Malosti, Binasco) e ad essere dotata di notevole duttilità interpretativa trasversale ai generi, è anche in buona “risonanza” con il Festival di Borgio Verezzi, dove in anni giovanili vinse il premio come miglior attrice non protagonista”.
Sul palco di piazza Sant’Agostino, il sindaco Renato Dacquino ha rievocato la storia del mulino fenicio, simbolo del premio, e Maddalena Pizzonia, consigliere delegato al Teatro, ha letto la motivazione. Quindi, tra gli applausi della platea, è salita sul palco Maria Paiato, che nel ritirare il Veretium ha ringraziato Borgio Verezzi e ha commentato: “E' particolarmente significativo, per me, ricevere questo riconoscimento della maturità 25 anni dopo quello ottenuto agli esordi per il personaggio di Elena nel “Sogno” shakespeariano diretto da Mauro Bolognini, che mi ha portato fortuna, e proprio in occasione del Cinquantennale del Festival. E, per un'altra felice coincidenza, tra il pubblico stasera c'è il collega Maurizio Micheli, assieme al quale ho debuttato in teatro“.

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