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La #Francia nazione più colpita dal virus #Zika: maggiormente a rischio le donne incinta #ECDC

Dato gli eventi delle ultime settimane, l'ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) ha aggiornato la sua valutazione rapida del rischio del virus Zika in Europa al fine di informare i turisti sulla diffusione dei virus. E’ necessario infatti prepararsi per l'individuazione tempestiva degli eventuali sintomi della malattia, che si manifestano dopo un periodo di incubazione automatica della malattia e agire tempestivamente.
 Secondo quanto comunicato dall’ECDC Sono 1048 in 18 paesi i casi di Zika documentati nell'Unione Europea nel 2016, nella stragrande maggioranza dei casi dovuti a viaggiatori di ritorno dai paesi infetti confermati in Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito. Il paese con più segnalazioni, è la Francia, che ha riportato 616 casi, seguita dall'Olanda con 63 e dall'Italia con 52. Nel 4% dei casi ad essere infetta era una donna incinta. Il 99,2% dei pazienti ha contratto il virus viaggiando nei paesi colpiti e nel resto dei casi si è trattata di una trasmissione sessuale.
 E’ bene ricordare che in Europa non è presente la zanzara Aedes Aegypti, considerata il vettore principale del virus, ma c'è la Aedes Albopictus, la cosiddetta 'zanzara tigre', che potrebbe essere comunque una fonte di trasmissione, anche se molto meno efficace. I soggetti maggiormente a rischio sono le donne in gravidanza che dovrebbero quindi evitare viaggi nei paesii colpiti , come sottolineato anche dall'agenzia.
 “I viaggiatori che tornano da aree con una trasmissione in corso dovrebbero usare il condom per almeno 8 settimane dopo il rientro. Se in questo periodo si manifestano i sintomi di Zika si dovrebbero considerare l'astinenza o il sesso sicuro per almeno sei mesi“, scrive il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

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