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Il disturbo bipolare: cos’è e quali sono i sintomi. E quando si presenta come ‘genio e follia’

Spesso viene citata per definire lo stato di persone molto lunatiche, o che attraversano fasi della giornata o periodi della vita in cui da un eccesso passano all’altro. Ancora più spesso viene menzionata per ‘colorite accuse’ a chi ha troppo sbalzi d’umore, in realtà è una malattia ed è anche abbastanza seria.
Comunemente viene definita ‘disturbo bipolare’ e interessa l’ambito della psichiatria. Si tratta di un disturbo incredibilmente comune – ne è affetta circa una persona su 100 – caratterizzato da gravi alterazioni dell’umore, delle emozioni, dei pensieri e dei comportamenti. Coloro che ne sono affetti possono toccare il cielo con un dito e sentirsi al massimo della felicità e passare con altrettanta facilità a stati depressivi, maniacali, molti possono anche avere istinti violenti e autolesionisti. Paradiso e inferno per queste persone si mescolano con grande facilità e spesso non si rendono conto di soffrirne fin quando il disturbo non progredisce arrivando a stadi avanzati. Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (D.S.M.), i disturbi bipolari sono diversi e si suddividono in: Disturbo Bipolare di I tipo, Disturbo Bipolare di II tipo, il Disturbo Ciclotimico e la categoria, residua, del Disturbo Bipolare Non Altrimenti Specificato. Sembra che il disturbo bipolare abbia maggiore impatto sul sesso femminile e che con la crescita possa svilupparsi, progredire. Chi soffre di disturbo bipolare presenta nell’arco della vita episodi ipomaniacali, misti e depressivi (Bipolare di tipo II). Oppure solo episodi maniacali (bipolare di tipo I). O ancora, episodi maniacali, depressivi e misti.
Durante le fasi maniacali o di eccitamento la persona può presentare disinibizione eccessiva, spesso comportamenti socialmente inappropriati. Forte è la sensazione di euforia e la convinzione che tutto sia possibile. Tra i sintomi: autostima ipertrofica o grandiosità; diminuito bisogno di sonno; maggiore loquacità del solito, continua spinta a parlare; fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente; distraibilità (l'attenzione è facilmente deviata da stimoli esterni non importanti o non pertinenti); aumento dell'attività finalizzata (sociale, lavorativa, scolastica o sessuale) o agitazione psicomotoria; coinvolgimento in attività ludiche che hanno un alto potenziale di danno (per es., eccessi nel comprare, comportamento sessuale sconveniente, investimenti in affari avventati. In alcuni casi può comportare gravi conseguenze e può essere necessaria l’ospedalizzazione. Talvolta la fase maniacale si presenta sottoforma di irritabilità e intolleranza. Possono comparire paranoie di diverso genere, sensazioni di essere perseguitati e/o controllati che possono diventare vera e propria convinzione delirante. Spesso queste sensazioni sono accompagnate da un comportamento aggressivo, con scarsa capacità di valutare le conseguenze delle proprie azioni.
La fase depressiva, invece, assiste ad un totale crollo psicologico ed emotivo. L’umore è a terra e si ha la sensazione che nulla interessi né possa dare piacere. Si perde il significato della vita, che appare profondamente dolorosa. Il sonno e l’appetito possono aumentare o diminuire. Ci si sente senza energie e facilmente affaticati. Le fasi depressive possono risultare talmente gravi da portare all’autolesionismo o al suicidio.
C’è anche una fase mista, che si presenta nel passaggio tra la fase depressiva e quella di eccitamento. È caratterizzata dalla presenza contemporanea di sintomi depressivi e ipomaniacali. Frequentemente la persona in questa fase soffre di una pervasiva ansia e irritabilità.
Per quanto possa essere tenuto sotto controllo, il disturbo bipolare non è curabile definitivamente . In tutti i casi può avere conseguenze gravi. Nei momenti di euforia/irritabilità le persone che ne sono affette potrebbero rompere relazioni importanti, allontanare chi amano, oppure spendere una fortuna e tutti i risparmi, fare un incidente alla guida ecc. È importante, se si avvertono momenti di eccessivi sbalzi di umore o molti dei sintomi sopra elencati, rivolgersi ad uno specialista prima possibile. Prima si conosce cosa si ha, prima si potrà intervenire. È bene però ricordare che molti artisti, musicisti, scrittori e scrittrici, personaggi che sono passati alla storia come geniali, unici, originali, ne sono e ne sono stati affetti. Da Virginia Woolf a Beethoven, da Jimi Hendrix a Hermann Hesse, da Goethe ad Adam Ant. Forse il detto genio e follia è nato da una considerazione realistica, per quanto paradossale e, spesso, tragica.

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