Da domani 1° luglio Equitalia Servizi di riscossione SpA sostituirà gli attuali tre agenti della riscossione Equitalia Nord, Equitalia Centro ed Equitalia Sud. Questo dovrebbe garantire “di migliorare l’efficacia dell’attività di riscossione e di potenziare la relazione con i contribuenti, attraverso procedure più uniformi, semplificazione degli adempimenti e strutture locali appositamente dedicate all’assistenza e ai servizi per cittadini e imprese”. I ‘grandi’ obiettivi avamposti sarebbero dovuti al fatto che la gestione della riscossione sarà riunita in un solo soggetto, Equitalia Servizi di riscossione SpA appunto. In merito a questa unione da tre soggetti ad uno, la nuova società di riscossione afferma in una nota: “Il riassetto societario determina relativo risparmio di spesa” e che “rimarrà in carica nel triennio 2016-2018”. Apparentemente tutto logico – meglio dover pagare un soggetto che tre – quello che proprio non torna è: se tre agenti diversi tra organi societari e di controllo – Equitalia Nord, Equitalia Centro ed Equitalia Sud – non riuscivano a inviare le notifiche entro i termini previsti dalla legge, e comunque le cartelle si gonfiavano del triplo forse quadruplo o più rispetto al ‘mancato pagamento’ – che poi è sempre da verificare – e se tre agenti diversi tra organi societari e di controllo non riuscivano con la rete capillare di uffici sparsi in Italia ad ascoltare e ricevere tutti i cittadini adescati – nessuno me ne voglia, in questi momenti di crisi spesso si pensa meglio in padella oggi che nella brace domani, anche al punto di chiudere gli occhi ai nostri diritti – come farà un solo soggetto, unico organo a ‘governare’ tutto il sistema? Certamente dovrà possedere molti più dipendenti, perché nella vecchia società – composta da tre agenti – effettivamente non bastavano, considerato che per essere ascoltato o ricevuto – o peggio per pagare addirittura – allo sportello Equitalia di una città di provincia del basso Lazio dovevi aspettare in media 3-4 ore (praticamente mezza giornata di lavoro), oppure prendere il ‘numero’ prima ancora che fosse aperto, o correre il rischio di non riuscire a farcela. Perché nonostante gli italiani contattati da Equitalia siano milioni, capita che lo sportello, nonostante gli orari belli affissi sul sito internet per nulla aggiornato, sia in realtà aperto due giorni alla settimana, dalle 9 alle 13. Pardon, 13:15. Gente che perde ore di lavoro che non le verranno rimborsate perché a nero. Gente che magari non ha ricevuto alcuna notifica di pagamenti mancati ma si ritrova improvvisamente un giorno tutt’altro che bello una cartella esattoriale con cifre esorbitanti, assurde, vergognosamente gonfiate anche del 600%. E che per pagare, dopo tutto quello che vive, deve aspettare – in piedi, sotto il sole e la pioggia perché l’ufficio ha una capienza di 15 persone e in fila ce ne sono minimo 80. Ma in fondo, che importa? la vita è attesa.