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Alluvione 2011, 6 anni e 1 mese per Marta Vincenzi

Sei anni e un mese: questa la richiesta del pm Luca Scorza Azzarà per l’ex sindaco di Genova Marta Vincenzi, per le conseguenze dell’alluvione del 4 novembre 2011.
Marta Vincenzi è accusata di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e falso. Per gli altri imputati, l'ex assessore comunale Francesco Scidone e i tre dirigenti comunali Gianfranco Delponte, Pierpaolo Cha e Sandro Gambelli sono stati chiesti rispettivamente: 5 anni  e 11 mesi, 4 anni, 7 mesi e 15 giorni e 4 anni e 1 mese per Gambelli.
Per Roberto Gabutti, coordinatore dei volontari di protezione civile, 1 anno e 5 mesi per calunnia.
In aula presenti parenti delle vittime. 

Le condanne richieste dal pm non soprendono l'opinione pubblica: l'argomento alluvione è un tasto troppo delicato, una ferita non ancora chiusa sulla pelle dei genovesi. 
Dopo 5 anni e un altro alluvione (10 ottobre 2014), risuonano ancora nelle nostre orecchie le parole del sindaco Vincenzi: “non si poteva fare di più di ciò che è stato fatto”. Ancora: “Se c'è allerta 2 vuol dire che se abiti nei piani bassi devi metterti in grado di salire ai piani alti; vuol dire che non devi andare in strada; vuol dire che devi spostare la macchina prima che arrivi l'onda”.
I più si sono sentiti presi in giro, questa trafila di ovvietà è stata percepita come un'ammissione di totale confusione da parte della prima cittadina.  

Aspettiamo il corso della giustizia.

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