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Rieti – Tenta il suicidio in carcere, salvato da polizia penitenziaria

Ha tentato di uccidersi nella sua cella del carcere di RIETI, ma l’uomo è stato salvato dal tempestivo intervento degli Agenti di Polizia Penitenziaria in servizio. “L’insano gesto – posto in essere mediante impiccamento – non è stato consumato per il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari. Soltanto grazie all'intervento provvidenziale degli Agenti di sezione si è evitato che l'estremo gesto di un detenuto egiziano, nato nel 1996 e ristretto per violenza sessuale al secondo piano F, avesse conseguenze mortali”, denuncia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Commenta Maurizio Somma, segretario regionale del SAPPE per il Lazio, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri,: “Per fortuna delle Istituzioni, gli uomini della Polizia Penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio in carcere – come a Rieti – con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità, pur in un contesto assai complicato per il ripetersi di eventi critici. Ma non si può e non si deve ritardare ulteriormente la necessità di adottare urgenti provvedimenti: non si può pensare che la gestione quotidiana delle costanti criticità delle carceri laziali e del Paese (oggi affollate comunque da oltre 54mila) sia lasciata solamente al sacrificio e alla professionalità delle donne e degli uomini della Polizia, sotto organico di 7mila unità e penalizzati dalla Legge di stabilità 2016 che ha bocciato l’assunzione straordinaria di 800 nuovi Agenti”. Aggiunge il leader nazionale del SAPPE Capece: “Da quando c’è la vigilanza dinamica, come a Rieti, gli eventi critici sono aumentati. Se è vero che il 95% dei detenuti sta fuori dalle celle tra le 8 e le 10 ore al giorno, è altrettanto vero che non tutti sono impegnati in attività lavorative e che anzi trascorrono il giorno a non far nulla. Ed è grave che sia aumentano il numero degli eventi critici nelle carceri da quando sono stati introdotti vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto come a Rieti”.

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