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Adeguamento Puc e Piano casa regionale

Su proposta del vicesindaco Stefano Bernini, la Giunta ha approvato questa mattina lo schema di delibera che definisce le modalità con le quali il Puc (Piano Urbanistico Comunale) recepisce le disposizioni della legge regionale 22/2015 “Piano Casa”.

Il provvedimento, che dopo aver acquisito il parere dei Municipi passerà all’esame del Consiglio comunale, riguarda gli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici. Mira a salvaguardare, così come è avvenuto nel caso delle disposizioni già approvate riguardanti gli interventi di ampliamento e cambio d’uso degli immobili, l’impostazione del nuovo Puc, che premia il principio di “costruire sul costruito”.

Si tratta di una operazione di “armonizzazione” tra le “premialità” previste dal Puc, in base ai caratteri ambientali, paesaggistici ed urbanistici del territorio comunale, e quelle introdotte dalla legge regionale, che ha esteso il campo di applicazione, anche innalzando alcuni parametri quantitativi.

L’introduzione di questi nuovi parametri consente di evitare la procedura del “recepimento in deroga”, prevista dalla legge regionale, in modo che il loro recepimento si “incastri” nel disegno più generale delle regole e i principi del Piano Urbanistico Comunale.

Entrato in vigore circa 3 settimane prima della legge regionale, il Puc introduce già in modo articolato rispetto al territorio comunale i parametri di “premialità”, perequazione ed incentivazione dell’attività edilizia, tenendo conto delle specifiche indicazioni che il Consiglio ha sviluppato sulla base della Vas (Valutazione Ambientale Strategica).

«Questo provvedimento – dichiara l’assessore all’urbanistica del Comune di Genova, Stefano Bernini – consentirà di attuare misure di “premialità” per coloro che vogliono mettere mano a un patrimonio edilizio che ha bisogno di essere adeguato, mantenendo però saldi quei principi di attenzione alla fragilità del territorio cittadino e alla qualità del paesaggio che rappresentano una risorsa importante di Genova. Questi principi sono stati inseriti nel Puc dopo un lungo percorso di confronto e condivisione con il territorio. Esempi concreti sono la norma sulla permeabilità dei suoli e sui limiti alle dimensioni delle escavazioni, frutto di un approfondito studio da parte degli uffici comunali e di un confronto con gli ordini professionali».

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