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Sicurezza nei locali, nuove regole per il contrasto all'illegalità

Roma -E' stato firmato al Viminale l'accordo che permetterà alle associazioni coinvolte, tra cui l’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria, di mettere in campo una serie di iniziative per contrastare l’utilizzo di droghe, alcol e l’abusivismo nei luoghi del divertimento.
L'accordo quadro, firmato in presenza del Ministro dell'Interno Angelino Alfano e delle associazioni di categoria in rappresentanza dei proprietari dei locali da ballo e delle società di sicurezza sussidiaria, pone un tassello importante nei termini di crescita di sicurezza per i giovani.
Prevede una serie di iniziative volte da un lato a favorire una sempre più diffusa cultura della legalità, soprattutto nelle giovani generazioni che costituiscono la parte preponderante dei frequentatori di discoteche e dei locali, dall’altro un incremento dei livelli di sicurezza all’interno e in prossimità di tutti gli esercizi della notte.
Le attività rientrano nel quadro di una serie strategie di prevenzione, con una particolare attenzione al contrasto di ogni forma di violenza, dell’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope, e soprattutto dell’abuso di alcol.
Tutto questo diventerà possibile sviluppando nuove forme avanzate di collaborazione tra le imprese e le Forze dell’Ordine.
Non è la prima volta che il Ministero dell’Interno e alcune delle organizzazioni che si occupano di sicurezza cercano una cooperazione per il contrasto delle illegalità e dell’abusivismo.
Con questa firma c’è l’impegno dei gestori di formare almeno un addetto ai servizi di vigilanza attraverso un corso di primo intervento sanitario al fine di garantire un immediato intervento in casi di emergenza.
Dall’altra parte l’Amministrazione, si propone di variare l’applicazione dell’art. 100 del TULPS che, ad oggi, prevede la chiusura dei locali lì dove si registrino fenomeni di illegalità anche senza una responsabilità o coinvolgimento diretto della gestione del locale.
Arriva anche una sorta di “Daspo”, per tutti quei clienti riconosciuti come pericolosi.
Nel protocollo si legge che ci sarà una regolamentazione dell’accesso e della permanenza all’interno dei locali, che li precluda a persone oggettivamente pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica e che tale regolamentazione, sarà resa nota alla clientela attraverso appositi avvisi affissi all’ingresso dei medesimi. L’obiettivo è quello di prevenire comportamenti a rischio da parte della clientela e preservare all’interno dei locali un clima di sano divertimento.

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