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Si sveglia dopo ictus e parla solo francese, 50enne italiano con 'sindrome dell'accento straniero'

Gli scienziati la chiamano sindrome dell’accento straniero. L’ultimo caso è avvenuto in Italia. Dopo essere entrato in coma, un uomo 50enne si è risvegliato con un evidente accento francese, come ha spiegato la dott.ssa Nicoletta Beschin, Neuropsicologa U.O. di Riabilitazione dell Ospedale di Somma Lombardo, Varese, sul magazine “Cortex”, una rivista scientifica internazionale dedicata allo studio della cognizione e del rapporto tra il sistema nervoso e processi mentali. Al risveglio dal coma, all'uomo che ha cominciato a parlare solo francese con i suoi parenti e con altri pazienti in ospedale, gli è stato diagnosticata una condizione particolare, conosciuta come sindrome dell’accento straniero. In tutto il mondo sono stati registrati solo 62 casi negli ultimi 70 anni. Si tratta di una condizione seguente a un ictus o a un forte trauma, che costringe a riabilitare le proprie funzioni linguistiche con un accento diverso da quello conosciuto fino a quel momento. Inoltre si tratterebbe solo di un’impressione nelle persone che ascoltano il paziente, il quale non si rende subito conto del cambio di accento finché non gli viene fatto notare. Il primo caso accertato fu quello di una ragazza norvegese che nel 1941, ferita alla testa durante un bombardamento, che si risvegliò parlando con un marcato accento tedesco. Uno degli ultimi casi di cronaca, invece, è quello di un uomo inglese svegliatosi con l’accento gallese, dopo aver subito un ictus. Mentre un altro caso recente riguarda una ragazza croata, che uscendo dal coma ha cominciato a parlare la lingua tedesca in maniera fluente mentre aveva perso completamente la capacità di parlare croato. Anche una donna Australiana dopo essere stata coinvolta in un drammatico incidente d’auto ed essere entrata in coma, si è risvegliata con un evidente accento francese. Questa rara disfunzione neurologica, come è successo alla donna della Tasmania, può essere causa di ansia e depressione. Si tratta quindi di una patologia clinica, qualcosa di molto diverso rispetto alla xenolalia, la capacità attribuita a medium e indemoniati di parlare lingue sconosciute.

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