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Ennesimo caso di violenza domestica, interviene l’esponente dell’Italia dei diritti “Marinelli”

Di fronte ad un nuovo episodio di violenza domestica, avvenuto a Zagarolo, , il vice presidente dell’Italia dei Diritti, l’avvocato Vittorio Marinelli si è espresso sulla questione. “È vero che si dice che l’amore non è bello se non è litigarello però, viste le conseguenze, ciò sarebbe stupendo, se non addirittura sublime, ma solo all’interno di una coppia patologica. Non sappiamo da quanto tempo effettivamente la donna subisse soprusi dal coniuge, certo è che ha atteso la rottura del braccio prima di rivolgersi all’Autorità Giudiziaria, forse confondendo diversi piani di lettura che andrebbero separati, così come andrebbero divisi questi nuclei familiari. Visto che non vi sono più le comari o i preti di campagna a fare da mediatori familiari, sembra sia necessario pensare seriamente a come fornire alle coppie strumenti di supporto psicologico prima ancora di rivolgersi a giudici o carabinieri. L’aumento esponenziale di aggressioni a minori e soggetti più deboli, come anche di atti di bullismo, è indicativo del fatto che all’originaria famiglia patriarcale e alle comari di paese si è sostituito il nulla, ed è noto che il nulla suscita paura, angoscia e violenza. Intanto, c’è solo da dire che il Pubblico Magistrato in questo caso non abbia sbagliato disponendo gli arresti domiciliari, recludendo il marito violento in un altro domicilio. Altrimenti, memori del detto
sull’amore litigarello, ci sarebbe potuto scappare un altro morto, ad allungare la scia intollerabile delle vittime delle violenze domestiche.”

 

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