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Allarme dalla #sicilia, #forestali: vogliamo lavorare e vivere degnamente

Un’Italia allo sbando, quella che vivono i cittadini della Penisola. Uno Stivale che fa fatica a reggersi in piedi, in estrema difficoltà nel tenere in equilibrio tacco e punta con il resto della calzatura. Ma dello Stivale fanno parte anche le due Isole, che per quanto posseggano splendore e bellezza da far invidia a mezzo mondo, restano sulla sponda delle richieste di aiuto dal loro meraviglioso e ‘lontano’ mare.
Questa volta, urlano dalla Sicilia i lavoratori Forestali, alle prese con la speranza di poter lavorare e quella di essere pagati. Lavoratori che ancora attendono stipendi arretrati, avviati in una nuova campagna lavorativa: quella dei 151isti di Azienda e Antincendio, che impegnerà la maggior parte dei cantieri siciliani. “Si affronta questa nuova campagna lavorativa con tante attese da parte dei lavoratori che sono stati sobbarcati mentalmente da tanti prospetti lavorativi e che si pensa debbano portare un aiuto morale all'ambiente e al comparto forestale – afferma Antonio David di Forestalinews – Se da un lato si pensa questo, dall'altro si pensa sempre ai tanti aspetti che anche quest'anno si iniziano ad intraprendere e, se tutto tira liscio, si ripresenteranno puntualmente come gli altri anni. Partiamo dalle visite mediche, che fino allo scorso anno bastava un semplice bando per essere affidata direttamente con una spesa meno di 50 euro per singolo operaio ma, da quest'anno mediante una normativa nazionale la Regione Siciliana è obbligata ad affidarsi alla CONSIP, con un costo che triplica e si porta a 150 € per ciascun operaio, quindi moltiplicato per tutti i forestali siciliani, capite bene cosa comporta – continua il redattore di Forestalinews.
Una situazione che non può reggere, né sostenere i lavoratori che non vogliono altro che lavorare e vivere degnamente. Al momento in precariato perenne, perché al di la delle belle parole decantate da assessori e media, “i lavoratori dell'antincendio a 151 giornate partiranno ad effettuare le prime 51 giornate in azienda e poi si trasferiranno a spegnere i fuochi – prosegue Antonio David – mentre i 101sti e 78sti passeranno direttamente a lavorare appena si inizierà la campagna antincendio boschiva, altro che aumento di giornate come in tanti si auspicavano e/o come i media hanno riportato con titoloni di prima pagina.”
L’Assessore Cracolici dichiara di effettuare la riforma del settore e manca solo qualche mese alla scadenza. Senza tener conto – tanto non c’è più grande sordo di chi non vuol sentire – che un lavoratore per imbattersi in un nuovo lavoro e affrontare le spese di viaggio deve possedere un “gruzzolo” di soldini da investire, e che se non li ha non può cominciare neanche la ‘stagione lavorativa’. Un lavoro, che se tutto va bene, ripagherà dopo 3-4 mesi dal suo inizio.

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