“I parassiti partigiani con le loro 179 associazioni costano al contribuente 3 milioni di euro”: questo il tweet del principe Emanuele Filiberto di Savoia comparso il primo maggio (e successivamente rimosso), che punta il dito contro l'Anpi linkando l'articolo di un sito web. Le reazioni non si sono fatte aspettare, Twitter si è scatenato contro il principe, che ha tentato di difendersi sostenendo che il suo account era stato violato e quindi non era lui il responsabile del post incriminato.
Emanuele Filiberto, per tutta risposta, ha ricordato il ruolo di sua nonna «durante la guerra accanto ai partigiani. Studiare non fa male!».
Per tutta risposta, gli utenti (in particolare l'account Twitter Wu Ming Foundation), si sono scatenati con foto storiche che ritraggono membri della famiglia Savoia insieme ai gerarchi nazisti: “Non è tua bisnonna questa qui a braccetto con Hitler?”, “Facciamo nostra l'esortazione a studiare, è importante aver chiaro il ruolo del resto della tua famiglia”. Una valanga che ha letteralmente “sommerso” il Savoia, il quale ha chiuso la questione con un ultimo post: “Incredibile vedere la violenza di certe persone… Il rimanere bloccati su dei preconcetti storici senza voler ascoltare l'altro!”.