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MILANO- Inaugurata la Biblioteca del Conservatorio G. Verdi di Milano

MILANO- “Quando arrivai al Conservatorio di Milano tre anni fa trovai 450.000 euro messi a disposizione
dalla Provincia di cui non si sapeva cosa fare. Fu una salutare esperienza per me che arrivavo dall’imprenditoria privata”. Con l’aiuto del professore e architetto Alberico Barbiano di Belgiojoso, figura storica della architettura, la soluzione per impiegare l’ingente somma fu però trovata: restaurare la Biblioteca e l’area adiacente. Non si poteva pensare ad un migliore utilizzo“, ricorda la presidente Maria Grazia Mazzocchi nel corso della cerimonia.
Oggi, dopo i restauri è stata infatti inaugurata la Biblioteca del Conservatorio G. verdi di Milano.
E’ anche stata colta l’occasione per realizzare un collegamento permanente tra la Biblioteca e la Sala Verdi, con l’obiettivo di creare un piccolo Museo della Musica di cui Milano è priva; istituita una sala di lettura e mensa. Ed
altro ancora. Il tutto in totale collaborazione con Soprintendenza e Comune.
Nata con il Conservatorio nel 1808 in un ex convento, la Biblioteca si è successivamente sviluppata grazie alla lungimiranza delle successive amministrazioni che la ritennero costantemente risorsa fondamentale per la didattica, per la formazione musicale degli allievi e per l'aggiornamento dei docenti, nonché sede di
conservazione dei documenti musicali prodotti dalla Scuola.
Milano conferma, con il restauro della Biblioteca del Conservatorio, di avere posto tra i suoi principali interessi la musica. E ricorda, con il direttore Melchiorre che cita Margherite Yourcenar “fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l'inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire”. La tragica conferma dai fatti di Bruxelles.
La semplice cerimonia si è conclusa con una esibizione al pianoforte di un allievo del Conservatorio, Francesco Granata.

 

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