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Il generale #AntonioRicciardi Vice-Comandante dell’Arma

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, e il ministro della Difesa Roberta Pinotti, sembra abbiano avuto accese discussioni prima di trovare un accordo. Secondo voci di corridoio, il capo dello Stato non avrebbe infatti gradito il tentativo del premier di mettere ai posti chiave uomini di sua fiducia, soprattutto senza esserne informato. E alla fine il nome del nuovo Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri è quello del generale di corpo d’armata Antonio Ricciardi, un nome al di sopra e al di fuori dei vari entourages ministeriali.
Per inquadrare la questione, va detto che in questo periodo le discussioni per nomine di alta responsabilità sembrano decisamente tese, ma a dispetto dei vari nepotismi, questa volta il nome uscito è quello di un ufficiale super partes, di indubbie capacità e preparazione, al di fuori da collegamenti e favoritismi. Ed è giusto che sia così.
Tanto per fare un esempio: fino a qualche mese fa, pareva che il nome del nuovo capo della Polizia fosse quello del prefetto Franco Gabrielli, e sembrava non ci fossero rivali. Poi è uscita la questione della vicinanza fra lo stesso Gabrielli ed Enrico Letta e Matteo Renzi si era, per così dire, scocciato. A quel punto Gabrielli si era visto soffiare la candidatura da Francesco Tronca, commissario in Campidoglio e ben visto al Quirinale, per altro uscito a testa alta dalla faccenda delle intercettazioni con la portavoce di Roberto Maroni, Isabela Votino. Siccome è proverbiale che “fra i due litiganti, il terzo gode”, ecco spuntare il nome di Luciana Amorese, prima donna candidata ai veritci della Polizia di Stato (attualmente responsabile del gabinetto del ministro dell’Interno Alfano). Stesso iter per le nomine alla guida della Guardia di Finanza, fra i generali Giorgio Toschi, Luciano Carta e Vincenzo Delle Femmine (già numero due dell’AISI, cioè i servizi segreti). Agli Interni poi si fa il nome anche di Mario Parente, già comandante del ROS e vice dell’AISI.
Per quanto riguarda l’Arma dei Carabinieri, la scelta alla fine è stata fatta dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e con il generale Vincenzo Vecciarelli che va alla direzione dello stato maggiore dell’Aeronautica.
Il finale di partita, per le altre nomine che tanto fanno litigare Mattarella e Renzi, è rinviato al 4 aprile. Quel giorno vedremo chi la spunterà perché, chiusa la questione Aeronautica e Carabinieri, su tutto il resto si prende tempo.
Il nuovo Vice Comandante dell’Arma, da poco promosso al grado di generale di Corpo d’Armata Antonio Ricciardi, 62 anni, arriva dal Comando Interregionale Vittorio Veneto con sede a Padova.
Come è previsto dalle leggi in vigore, secondo l’Art.168 del D.Lgs del 15 marzo 2010, il Vice Comandante dell’Arma deve avere il grado di generale di Corpo d’Armata in servizio permanente effettivo, nominato per decreto del Presidente della Repubblica e su proposta del ministro della Difesa. Il decreto di nomina viene poi trasmesso, per protocollo, dal capo di stato maggiore della Difesa. La durata del mandato è fissata nella durata di un anno, con possibilità di rinnovo. Fino al 2004 era il massimo grado raggiungibile per un ufficiale dei carabinieri.
Il generale Antonio Riciardi affiancherà il comandante generale Tullio Del Sette e subentra al generale di corpo d’armata Vincenzo Giuliani, al termine del suo mandato annuale da vicecomandante generale e che nel prossimo luglio lascerà il servizio attivo. Il passaggio delle consegne è avvenuto ieri, 21 marzo 2016.
Il generale Ricciardi, nato nel 1953 a Napoli, ha frequentato la Scuola militare Nunziatella di Napoli e quindi il 153° Corso dell’Accademia Militare a Modena. È laureato in Giurisprudenza e in Scienze Politiche, presso l’Università Federico II di Napoli, e in Scienze della Sicurezza e Scienza della Sicurezza Interna ed Esterna, presso l’Università di Roma Tor Vergata. Fra i diversi incarichi di comando svvolti in carriera, ci sono il 2° Squadrone del Reggimento a Cavallo, la Compagnia di Melito Porto Salvo (RC), la Compagnia di Nola (Napoli). È stato quindi comandante provinciale a Brindisi e Palermo. Successivamente è stato il 15° Comandante del Reggimento Carabinieri a Cavallo e quale Ufficiale di Stato Maggiore, ha prestato servizio presso il Comando Generale e ha comandato la Regione Carabinieri Marche, quindi ha prestato servizio presso lo Stato Maggiore della Difesa e ha svolto l’incarico di Direttore dell’Istituto Alti Studi della Difesa. Inoltre è stato responsabile della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze e ha diretto il Comando Carabinieri per il Ministero degli Affari Esteri, da cui dipendono i carabinieri in servizio presso tutte le Ambasciate italiane nel mondo.
Dal 2013 al 2014 Ricciardi è stato presidente della Commissione Valutazione e Avanzamento dell’Arma dei Carabinieri. Promosso generale di corpo d’armata, è stato assegnato al comando territoriale Vittorio Veneto a Padova (a cui fanno capo le regioni militari Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) e attualmente è il comandante delle Unità Mobili e Specializzate dell’Arma di Roma, incarico che manterrà anche da vice comandante generale.
Di certo un incarico che corona una esemplare carriera, con un augurio di mantenere sempre ai massimi livelli impegno e professionalità. Per questo, d’altra parte, il nome del nuovo Vice Comandante dell’Arma pare essere una garanzia.

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