Dal 7 agosto Stefano Binda è indagato per l’omicidio di Lidia Macchi. E un bloc-notes potrebbe diventare la prova regina per inchiodarlo. I fogli, carta riciclata, sono di colore beige. Per dimensioni, colore, impurità tipiche della carta, tipo di strappi, posizione dei fori, coincidono con quello su cui è stata scritta la prosa poetica «In morte di un’amica», recapitata alla famiglia Macchi il 9 gennaio del 1987.
Ci si affida ad una perizia merceologica: il foglio con lo scritto anonimo, inserito nel bloc notes, combacia.
Le lettera anonima viene da lì.
Nei prossimi giorni intanto si procederà all'incidente probatorio, in cui verranno interrogati i testimoni chiave.