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Isis – Nuova tragedia in Siria

Sale a oltre 300 il numero delle vittime dell'ultimo massacro perpetrato dai seguaci del sedicente califfato islamico che fa capo a Al Baghdadi. L'Osservatorio per i Diritti Umani conferma la allucinante cifra, e sottolinea che almeno la metà, ovvero 150 persone, sarebbero state decapitate e altre 400 sarebbero state rapite.
Il fatto è avvenuto a Dayr-az-Zor, nella parte orientale del Paese, e la maggior parte delle vittime sarebbero donne e bambini, ma anche numerosi militari, paramilitari e le loro intere famiglie. Gli estremisti dell'Isis si sarebbero scatenati casa per casa, compiendo la strage secondo il loro abituale costume, decapitando le loro vittime nelle strade. Molte persone sarebbero state anche crocifisse.
Le forze fedeli al presidente Assad avrebbero risposto immediatamente, scatenando una offensiva terrestre con supporto aereo, e attualmente sono in corso feroci combattimenti, nel corso dei quali pare sia stato ucciso Ayash al Begayliya, emiro dell'Isis e autorità del territorio.
Gli scontri sono particolarmente accaniti nei dintorni di Raqqa e alla frontiera con l'Iraq. La zona infatti è altamente strategica in quanto crocevia delle risorse petrolifere della regione, e in campo sono scese anche le truppe regolari irachene, soprattutto a Ramadi, ormai ridotta a un cumulo di macerie. A Mosul, intanto, tre donne sono state bruciate vive dagli estremisti, accusate di collaborare con la coalizione internazionale a guida americana.

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