Pisa – Un patrimonio da 800 mila euro lasciato all'Università di Pisa, per l'istituzione di borse di studio per studenti indigenti, e a due associazioni per la tutela degli animali, eppure non si trova il denaro utile a seppellire Fiorella Fanali, ex insegnante deceduta lo scorso 18 marzo e da allora ospitata nella cella frigorifera dell'obitorio, nonostante il loculo acquistato.
Il testamento è stato reso pubblico nei mesi scorsi dal notaio Rodolfo Tolomei ma nessuno ha dato ancora esecuzione delle sue ultime volontà.
Impegnato nel risolvere l'impasse è il vicepresidente vicario del consiglio comunale di Pisa, Riccardo Buscemi:''Ho segnalato la cosa alla Procura della Repubblica. A luglio ho scritto al rettore dell'Università, ma l'ateneo mi ha fatto sapere che avrebbe dovuto riunirsi il consiglio di amministrazione per accettare l'eredità e alla mia richiesta se fossero stati disponibili a rimborsare integralmente le spese funerarie eventualmente anticipate da altri mi hanno risposto che avrebbero dato solo in quota parte, non essendo loro gli unici eredi”.
Un approccio burocratico che non rende giustizia alla generosità di una donna che, dopo aver lasciato un ingente patrimonio alle istituzioni che amava, non ha tenuto per sé neanche una piccola cifra per le esequie.