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Vatileaks 2: la storia e i protagonisti, sms a luci rosse della Chaouqui a Monsignor Vallejo Balda

ROMA – Emergono dettagli imbarazzanti dal processo “Vatileaks 2” che ha portato sul banco degli imputati della giustizia vaticana, oltre ai due giornalisti Nuzzi e Fittipaldi, per aver diffuso notizie riservate tramite i libri inchiesta sugli scandali finanziari della Chiesa di Roma, anche i presunti “corvi” Francesca Immacolata Chaouqui e Monsignor Lucio Vallejo Balda, ex membri della Cosea, la commissione istituita dal Papa per riordinare le finanze vaticane, accusati inoltre di associazione a delinquere per aver sottratto i documenti che sarebbero finiti poi nei due libri in questione. Ed i dettagli sono a luci rosse perché riguardano centinaia di messaggi da Francesca Chaouqui a Monsignor Balda all'epoca della Cosea ma anche intimidazioni, minacce e il campo di azione in cui la pr calabrese si muoveva, in grado anche, come risulta dagli atti del fascicolo con cui la pubblica accusa vaticana ha ottenuto il suo rinvio a giudizio, di promettere ai genitori del premier Matteo Renzi incontri con il Pontefice, riuscendo a condurli fino a Santa Marta senza che poi gli incontri andassero a buon fine. “Il Giorno” riporta come, all'epoca della Cosea, sciolta lo scorso anno, i due avessero un rapporto strettissimo durato fino alla scorsa primavera.
Chaouqui: “Senti ora che vai a San Sosti (il paese in Calabria di cui è originaria) mia mamma ti porta da Silvana… è perfetta, ed è una mia cugina, così può anche essere salvato il patrimonio genetico. Poi mi dici che ne pensi. 36 anni. Morbida”.
Vallejo: ” Hmmmmm”
Monsignor Balda si recò poi effettivamente nel paese natale della Chaouqui, come risulta dagli atti compilati dagli inquirenti, infatti la Chaouqui scrive a Balda: “Martedì sera viene a casa tua a trombare. Ok?”. Poi in un messaggio dell'aprile 2015 gli dice seccamente: “Comunque ora punto su un altro prelato. Ho deciso. Punto su Mistò” e ancora “Silvana vuole trombare. Che facciamo?”. “Io no”, risponde il monsignore. Chaouqui insiste: “Tu sei perfetto, Silvana è morbidissima. Perché non va bene?”. Vallejo: “Lassa perdere. È bruta”. E la Chaouqui controbatte: “Ha detto lo psichiatra che devo farti divertire. Lunedì Negroni fino alla morte”. In altre conversazioni intercettate vengono alla luce le pressioni della Chaouqui verso Monsignor Vallejo: “Se continui a fare di testa tua con noi hai chiuso. Io sono stanca di farti da badante. Pietro (autista amico di lei, ndr) serve perché gli altri vedano che sei protetto”, “se fai casino… con la tua sicurezza e la tua protezione hai chiuso”. In una conversazione del maggio 2015 la Chaouqui lo minaccia: “Te lo dico per l’ultima volta. Dopo lo dico al mio capo. Tu non devi frequentare il centro e le periferie o fare pranzi di lavoro o andare in giro senza essere accompagnato”. Ancora: “Se tu vai al centro così fai minchiate, se continui così fai casini, io non voglio gestire più altri casini. Con la tua sicurezza e la tua protezione ho chiuso”. Un vero e proprio accanimento risulta dalle carte. La Chaouqui non ricevendo risposte da Balda gli scrive ancora: “Io ti conosco. So bene quando vuoi mettere distanze. Ora vuoi mettere distanza perché qualcosa ti fa male o ti dà fastidio. Ma come al solito non me lo dici e ci resto male. Sai quanto ci tengo e ti voglio bene… ma è per te che lo faccio. Ma perché vuoi abbandonarmi?”. Vallejo a questo punto risponde: “Ho bisogno de un po’ de tranquillità. Te priego”. Il rapporto tra i due è sempre più teso ed emerge in occasione di una conversazione in cui la Chaouqui chiede aiuto a Vallejo Balda per far entrare una troupe Sky all'interno della Cappella Sistina per fare delle riprese e il monsignore si rifiuta, allora la pr replica: “Fermo restando che la visita me la posso fare anche tranquillamente, tu sei un egoista del cazzo, la gente perde ore appresso a te e poi quando tu devi fare qualcosa per qualcuno non ti va. Non sei stanco e depresso solo tu”. Vallejo le rammenta: “Ma ricorda lo successo con famiglia Renzi”. I giudici hanno messo agli atti questo episodio in cui la Chaouqui ha portato a Santa Marta i genitori del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi “per fingere un incontro a pranzo: ma il Papa se n’è accorto e non è neanche sceso”. Alla prudenza suggerita da Vallejo la Chaouqui risponde: “Avevo messo mesi a sistemare le cose con la Segreteria di Stato e hai rovinato tutto con quella boccaccia che non sai tenere chiusa. Ora mandi tutto a puttane perché sei triste. Vaffanculo. Ma seriamente vaffanculo”.
E Vallejo: “No possiamo promettere quello che no è possibile”. Allora la Chaouqui: “Sei depresso? Scopa, che ti passa la tensione”.

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