Un viaggio lungo 4 mila pixel orizzontali di risoluzione tra fiordi norvegesi, ghiacciai e le onde di Fakarava con le gesta inimmaginabili e adrenaliniche di atleti estremi.
Questo l'ultimo lavoro di Thierry Donard: ''Don't Crack Under Pressure'', nelle sale il 14 e 15 dicembre.
Non cedere alla pressione, il monito che tutti i surfisti, snowboarder, sciatori hanno ben fisso nella mente mentre sfidano la potenza imprevedibile della natura e mettono in gioco la loro vita a 1000 metri di altezza o nelle profondità marine, dove ogni piccolo errore di valutazione può risultare fatale.
Donard, da sempre appassionato di sci e cinema, ha deciso di unire le sue due passioni in documentari intrisi di realismo, umanità e bellezza estetica, a dimostrare la simbiosi tra l'uomo-atleta e la natura indomabile attraverso le riprese del team di Nuit de La Glisse, gruppo nato alla fine degli anni 70 su impulso di alcuni pionieri del boardsport e diventato il punto di riferimento nelle riprese di discipline emergenti o estreme per mezzo di macchine mobili e resistenti alle condizioni climatiche più impervie.
Ogni anno, da un trentennio, gli appassionati di tutto il mondo aspettano il nuovo capolavoro del team ed ora l'attesa sta per finire.