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Venezia: l'ultimo saluto a Valeria

VENEZIA – Si sono svolti questa mattina a Piazza San Marco i funerali di Stato di Valeria Solesin, la giovane ricercatrice della Sorbonne, uccisa durante l'attacco terroristico al teatro Bataclan ad opera dei militanti dell'Isis nella notte del terrore parigino. Venezia listata a lutto, Venezia madre che accoglie in Piazza San Marco il corteo funebre trasportato lungo il Canal Grande e salutato da centinaia e centinaia di Veneziani. In piazza ad aspettare Valeria ancora tanta gente comune e papà Alberto, mamma Luciana, il fratello Dario, ed Andrea il suo fidanzato tra le cui braccia è spirata quel maledetto 13 novembre. Poi gli inni italiano e francese e l'Inno alla Gioia alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, del governatore della Regione Veneto, Luca Zaia e dei rappresentanti delle tre religioni monoteiste, il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, il rabbino capo, Scialom Bahbout e l'imam di Venezia, Hamad Al Mohamed, in linea con la scelta della famiglia di una cerimonia civile, aperta a tutti i credo religiosi e in nome di valori che non dividono ma uniscono le persone. Scelta che Valeria avrebbe certamente condiviso. Un messaggio potente quello dei rappresentanti delle tre religioni uniti per condannare il terrorismo e gli attacchi di Parigi.“La vostra cultura ci fa inorridire ma non ci intimidisce. Ci sgomenta perché indegna dell’uomo, ma ci fortifica nell’opporci ad essa con ogni nostra forza sul piano culturale, spirituale, umano”. Così ha esordito Monsignor Moraglia nel suo intervento. “Allah abbia Valeria e tutte le vittime nella sua gloria, aiuti la sua famiglia, protegga l’Europa, l’Italia e questa città dal male e pacifichi le nostre anime” sono state le parole dell'imam Al Mohamed che ha sottolineato anche come l'essere uniti in piazza rappresenti una sconfitta per i terroristi votati all'odio verso gli uomini tutti. A queste parole si sono aggiunte quelle di Scialom Bahbout, rabbino capo di Venezia “Le parole che hai sentito, Valeria, ti accompagneranno nella tua vita eterna. Noi pensiamo che i giusti non moriranno mai”. Il ministro Pinotti “La forza, l’amore, la civiltà, la compostezza della famiglia Solesin non lasciano alcun dubbio su quanto meravigliosa fosse Valeria. Ci mancherà molto” e poi si è fatta portavoce del dolore di Dario, fratello di Valeria. Il sindaco ha annunciato che in ricordo dell'esempio di Valeria “il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione dal titolo ‘né con rabbia, né con paura ma per un ponte di paca con l’obiettivo di promuovere un dibattito diplomatico internazionale dedicato alla pace nel Mediterraneo”. Era presente anche Gino Strada per Emergency di cui la ragazza era stata volontaria. Poi il messaggio del sig. Alberto Solesin a nome di tutta la famiglia “in questi giorni ho letto che siamo stati un esempio. Se questo è stato vero anche solo in minima parte, voglio dedicarlo a tutti i Valeria e Andrea che non si arrendono.” Valeria riposerà nel cimitero dell'isola di San Michele accanto al nonno Mario.

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