L'ostacolo tra la Roma ed il secondo posto del girone di Champions League si chiama Barcellona. Non un ostacolo da poco se si considera il momento di forma spaziale dei blaugrana, reduci dal 4-0 con cui hanno schiantato il Real Madrid. Come ciliegina sulla torta, è previsto anche il rientro di Messi dal primo minuto mentre, tra i giallorossi, Gervinho, Salah, Totti e probabilmente De Rossi vedranno la partita dall'infermeria.
Il rischio è di affrontare il match con la rassegnazione della vittima sacrificale, così Garcia, conscio di come una sconfitta possa aprire la strada del secondo posto alla vincente di Bate Borisov – Bayer, cerca di spremere dalla squadra quelle energie che inaspettatamente emergono nei momenti di difficoltà.
''Se partiamo già battuti, non serve neanche scendere in campo – spiega il tecnico -. Loro sono mostruosi ma non esistono squadre invincibili. Serviranno fortuna e fiducia, dovremo essere quasi perfetti''.
E certamente l'allenatore capitolino ha ancora fresca in testa la prestazione che aveva fermato i blaugrana all'Olimpico:''Dovremo essere organizzati e sfruttare gli spazi. Se penseremo solo a difendere non potremo mai vincere''.
Queste, quindi, le idee tattiche con cui fare male ad un altro figlio (adottivo) di Roma, quel Luis Enrique bistrattato all'ombra del Colosseo e salito alla ribalta in terra catalana.
Il cuore del tecnico riserva ancora un posticino ai giallorossi, ma non si prevedono sconti:''Mi piacerebbe che la Roma passasse il turno ma farò il mi lavoro, che è quello di provare a vincere ogni partita. All'olimpico fummo superiori ma ora mi aspetto più concretezza''.
Solo domani sapremo se parlare di un'impresa storica o di un match andato secondo pronostico.