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L'Inter si prende la vetta: 4-0 al Frosinone

''Il campionato è ancora lungo. Ci sono tre o quattro squadre più forti di noi, più abituate a vincere''.
È un profilo basso quello scelto da Mancini per commentare un campionato che non ha ancora padroni, ma che tra le squadre appiccicate in pochi punti vede la sua Inter svettare al primo posto, conquistato ieri sera macinando quattro gol contro il malcapitato Frosinone.
Allentare la pressione sembra essere l'obiettivo del tecnico ma la squadra soffre un avvio nervoso, con l'audace 4-4-2 del Frosinone che riesce a mettere Soddimo davanti ad Handanovic: la risposta del portiere sloveno è da campione.
Il match viene rotto alla mezz'ora da Biabany, che con un calcio sotto la traversa porta avanti i suoi e allontana l'ombra di quella grave aritmia cardiaca che ha rischiato di chiudergli, a soli 26 anni, le porte del campo.
Una freccia in più all'arco nerazzurro, che però sembra ancora un'arma in fase di sperimentazione, lontana da un gioco corale efficace.
Icardi e Jovetic non dialogano e la coppia Melo-Kondogbia sembra incapace di creare fonti di gioco, così gli uomini di Stellone tengono in difesa e provano ad affacciarsi nella metà campo avversaria.
A sbrogliare la matassa ci pensa Ljajic: il serbo semina assist e manda in gol Icardi con un bel tap-in e poi serve il 4-0 all'amico Brozovic, che scarica un diagonale dal lato destro dell'area.
Nel mezzo anche la prima gioia italiana di Murillo, salito a cercare gloria, gloria che arriva da un tacco di Jovetic che lo smarca in area: palla sotto le gambe di Leali.
Il gioco è importante ma il risultato lo è ancora di più. Lo sa bene Mancini, che all'ombra della Pinetina si gode i 30 punti in 13 partite, con soli 7 gol subiti, e coltiva in sordina il volo (basso) che potrebbe portare i nerazzurri allo Scudetto.

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