ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Vatileaks 2: la storia e i protagonisti, Fittipaldi e Nuzzi a processo

ROMA – Il tribunale della Santa Sede ha rinviato a giudizio i giornalisti Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi, autori rispettivamente di “Avarizia” e di “Via Crucis”, i due libri che hanno svelato gli scandali e i segreti finanziari del Vaticano. Concluse le indagini preliminari i magistrati del Papa hanno deciso di mandare entrambi i giornalisti a processo per aver violato l'art. 116 bis del codice penale vaticano che recita “Chiunque si procura illegittimamente o rivela notizie o documenti di cui è vietata la divulgazione, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni o con la multa da euro mille ad euro cinquemila”. “Se la condotta ha avuto ad oggetto notizie o documenti concernenti gli interessi fondamentali o i rapporti diplomatici della Santa Sede o dello Stato, si applica la pena della reclusione da quattro a otto anni.”
Rinviati a giudizio anche le presunte fonti dei giornalisti coinvolti ossia Monsignor Lucio Vallejo Balda, nominato, per volere del Papa, segretario della Cosea, la commissione che doveva riferire sulle strutture economiche e amministative vaticane, Francesca Immacolata Chaouqui, membro laico della stessa commissione d'indagine e Nicola Maio, un ex collaboratore della Cosea. A carico di questi tre indagati anche il reato di associazione a delinquere. La magistratura vaticana che, probabilmente vorrà chiudere il processo entro l'inizio del Giubileo, ha fissato la prima udienza del processo per martedì 24 novembre.
“Sono incredulo. Non è un processo contro di me, ma contro la libertà d'informazione”. – così ha esordito Fittipaldi sulle pagine de “L'Espresso” – In tutto il mondo i giornalisti hanno il dovere di pubblicare notizie e segreti che il potere, qualunque esso sia, vuole tenere nascosti all'opinione pubblica. Mostrare documenti confidenziali e informare la gente delle malefatte dei potenti è l'essenza del nostro lavoro. Capisco che in Vaticano siano in grave imbarazzo per quello che ho raccontato, anche perché non hanno potuto smentire nulla di quanto ho denunciato. Però non mi aspettavo che aprissero un processo penale contro me e Nuzzi”. L'autore di “Avarizia” si è detto sorpreso ed ha sottolineato come in Vaticano la libertà di stampa non venga tutelata proprio per la mancanza nel loro ordinamento dell'art. 21 della nostra Costituzione. Fittipaldi interrogato in Vaticano si è appellato al segreto professionale mentre Nuzzi ha deciso di non presentarsi. “Rischiamo fino a otto anni di carcere io e il collega Fittipaldi per aver fatto il nostro lavoro di cronisti. Eppure il silenzio che ci circonda è assordante. Finché ci sarà il mondo esisteranno i giornalisti a dare notizie comode”. Così ha commentato il conduttore di Quarto Grado alla notizia del rinvio a giudizio.
Continua… 

Facebook