Damasco – Sono circa tre minuti di ripresa, che tutti dovrebbero vedere e ascoltare. Nessuna emittente ha avuto il coraggio di trasmettere l'intervento del presidente siriano Bashar Al Assad, probabilmente perché le sue parole potrebbero non essere accettate, semplicemente in quanto descrivono una situazione tristemente reale per orecchie occidentali, impreparate a causa di una sempre troppo filtrata informazione, nonostante le dure lezioni della storia passata.
I tre minuti di ripresa sono già un estratto di un intervento più esteso, ma nemmeno gli autori dell'intervista stessa pare abbiano diffuso la versione integrale.
All'opinione pubblica occidentale viene detto continuamente che il presidente siriano è dalla nostra parte nel combattere il terrorismo islamico dell'Isis, ma questo è solo una piccola parte della verità, perché c'è ben altro da ascoltare e su cui ruflettere profondamente. Assad lamenta troppi errori di valutazione, troppa superficialità, troppo poco impegno da parte delle autorità politiche. Ognuno è sempre troppo preso da fatti di secondario richiamo, per cui molti Paesi non hanno un quadro chiaro di quello che succede, di una politica seria e responsabile. La responsabilità, certamente, è in gran parte dei media d'informazione, specie quando sono inseriti in strutture a stretto contatto con il potere politico ed economico. E il danno è ancora maggiore quando potere politico ed economico si fondono in un'unica realtà.