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Al Vittoriano “Impressionisti. Tête à tête”, Il gioco del lotto offre gratuitamente “le serate dell'arte”

Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Frédéric Bazille, Camille Pissarro, Paul Cézanne, Berthe Morisot, Giovanni Boldini: sono solo alcuni dei grandi artisti autori delle opere provenienti dal Museo d'Orsay protagoniste della mostra “Impressionisti. Tête-à-tête” che, grazie al sostegno de Il Gioco del Lotto, è possibile ammirare al Complesso del Vittoriano di Roma fino al 7 febbraio 2016.
Una rassegna di oltre sessanta opere, tra cui anche dieci sculture, delinea il ritratto della società parigina della seconda metà dell’Ottocento, attraversata dai grandi mutamenti artistici, culturali e sociali di cui gli Impressionisti furono esponenti e testimoni.
“Vero pittore è colui che sa afferrare il lato epico della vita di ogni giorno e sa farci vederequanto siamo grandi e poetici nelle nostre cravatte e nelle nostre scarpe verniciate.”Charles Baudelaire
In occasione della mostra Il gioco del lotto torna ad offrire alle famiglie e a tutti gli appassionati d’arte l’opportunità di ricostruire l’ambiente culturale e gli stimoli artistici in cui operarono gli impressionisti e di cogliere il rinnovamento stilistico di cui il movimento impressionista fu portavoce. “Le serate dell'arte” torneranno il 12 e il 27 novembre dalle ore 19 alle ore 21, due serata ad ingresso libero e a titolo gratuito alla mostra. Lo scopo di questa iniziativa de Il gioco del lotto è fare in modo che l'arte sia fruibile per tutti in modo da avvicinare la grande arte ad un publico sempre più numeroso. ll percorso espositivo della mostra è articolato in 5 sezioni, punta a far rivivere lo spirito dell'epoca, a ricostruire l'ambiente culturale e gli stimoli artistici in cui operarono gli artisti del movimento impressionista e permette di cogliere quella “rivoluzione dello sguardo” e quel rinnovamento stilistico di cui il movimento fu portavoce. Artisti e letterati, familiari, amici e adolescenti, personaggi della borghesia sono i protagonisti delle opere impressioniste, colti in un momento di vita che si svolgeva in città o in campagna, fra gli interni domestici o durante una gita sul fiume. Tra le opere in mostra, tanti capolavori come, per citarne solo alcuni, “Il balcone” di Manet, dove l'artista ritrae Berthe Morisot, unica donna protagonista del movimento artistico, con in mano un ventaglio e l'espressione sognante tra il verde delle ringhiere. Sempre di Manet il ritratto di Stephan Mallarmè, con il poeta in un atteggiamento rilassato, capace di raccontare l'intimità tra due amici che si incontrano per discutere. E' possibile poi ammirare la splendida ragazza ritratta in “L'altalena” e “Il Ritratto di Claude Monet”, entrambi di Pierre Auguste Renoir, e i tre giovani industriali parigini in “Jentaud, Linet et Lainé” opera di Edgar Degas.
Gli Impressionisti – definiti così nel 1874, anno della loro prima esposizione di gruppo – rifiutarono ogni nozione acquisita dell’oggetto per affidarsi all’immediata impressione del vero, spinti dalla ricerca di nuovi e più attuali valori della visione e da un assunto essenzialmente naturalistico e antiaccademico.

Nella foto “Il balcone” di Manet, opera che fa da copertina alla mostra.

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