Ha chiamato gli amici per farsi dare una mano nella vendemmia ma è stato multato dall'Ispettorato del Lavoro, accusato di aver impiegato una manodopera non dichiarata e, perciò, di aver sfruttato del lavoro in nero. La pattuglia di lavoratori sfruttati, in realtà, ammonterebbe a sole quattro persone: la compagna dell'uomo denunciato e tre amici di vecchia data. La vicenda, assurda negi suoi esiti, è avvenuto a Battista Battaglino un pensionato di 63 anni residente a Castellinaldo d'Alba in provincia di Cuneo. La compagna dell'uomo, Ada Bensa, ha raccontato che, poco dopo aver terminato i lavori nella vigna, sono stati circondati dai carabinieri e da agenti dell'Ispettorato del Lavoro. L'uomo sarebbe stato multato per un ammontare di 19.500 euro. La vicenda ha ovviamente suscitato stupore e reazioni da parte di alcuni uomini delle istituzioni. “La vicenda riportata da alcuni quotidiani, secondo i quali è stata inflitta una multa di 20 mila euro ad un pensionato locale per aver utilizzato manodopera in nero durante la vendemmia, ha a dir poco dell’assurdo. Nonostante i lavoratori in questione fossero la compagna dell’agricoltore e tre suoi amici, secondo l’ispettorato del lavoro il pensionato stava impiegando dipendenti non dichiarati. A smentire l’ispettorato il sindaco di Cuneo e gli stessi amici dell’agricoltore, che hanno negato ogni forma di caporalato. La vendemmia rappresenta un momento di riunione e di festa che, come in questo caso, riunisce pochi amici. E ciò accade in tutte le zone agricole d’Italia. Per questo ho presentato un’interrogazione ai ministeri del Lavoro e delle Politiche Agricole per chiedere che si faccia piena chiarezza sulla vicenda e la sanzione comminata al cittadino cuneese venga completamente revocata”. Lo ha affermato Oreste Pastorelli, deputato del Psi e componente della commissione Ambiente della Camera. Tuttavia è notizia di poche ore fa che il Ministero del Lavoro avrebbe ritirato la multa preservando così l'antica tradizione della vendemmia in famiglia e con gli amici da eventuali, futuri, attacchi.