ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

I Fenici intorno all´Africa

I libri di storia riportano che nel 1497 il navigatore portoghese Vasco de Gama doppia il Capo di Buona Speranza proseguendo per l’India, portando a termine un’impresa comunque degna di memoria, aprendo un canale commerciale che i re del Portogallo perseguivano da diverso tempo, ma in particolare sciogliendo il dubbio sulla conformazione del grande continente che i cartografi consideravano unito ad un grande e misterioso territorio meridionale. De Gama conferma in pratica che l’Africa è un’isola, tranne che per la sottile strisce di terra che la unisce al deserto del Sinai e quindi all’Asia.
Le rotte seguite dall’esploratore portoghese, però, pare siano state percorse già intorno al 600 a.C., ovvero almeno duemila anni prima, da parte di alcuni marinai fenici, la cui abilità era proverbiale. Una delle fonti di riferimento è il greco Erodoto (vissuto nel 400 a.C. circa) nella trattazione sulla forma dei continenti conosciuti, dove riporta la narrazione di alcuni mariani fenici i quali affermavano di aver compiuto un lungo viaggio di esplorazione per ordine del faraone Nechus che l’Africa era bagnata dal mare per tutta la sua lunghezza e non era, come affermavano i geografi del tempo, unita all’India da un ponte di terra.
Chi erano i fenici lo sappiamo: una popolazione non eccessivamente numerosa, di ceppo ebraico, diventata celebre per l’abilità nell’arte della navigazione. il loro territorio era composto da alcune piccole isole e la striscia di terra a ridosso della costa del Libano. Una zona che non offriva molte risorse, a parte il pregiato legname dei monti a ridosso del mare, una terra fertile e ricca di silice per produrre raffinati manufatti in vetro, e il mare ricco di un particolare mollusco, il murice, da cui si ricavava la preziosa porpora, esportata in tutto il mondo antico, che non colonizzarono con gli eserciti ma con la forza del commercio, bel oltre i limiti segnati dalle Colonne d’Ercole.
Il faraone Nechus, già padrone di un vasto impero, sceglie appositamente i marinai fenici per formare gli equipaggi delle sue navi, che dovevano compiere un’esplorazione lungo le coste dell’Africa. Secondo lo storico Erodono, le navi partono dal Golfo Persico in direzione in direzione sud, virando poi ad ovest e rientrando nel Mediterraneo dopo avere risalito il perimetro atlantico del continente. Un viaggio durato circa tre anni, nel corso dei quali gli equipaggi si fermano due volte per seminare il grano e attendere il raccolto.

Facebook