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Grecia – La Merkel blocca il negoziato

Il Cancelliere tedesco Angela Merkel fa la voice grossa e impone la propria volontà nel negoziato fra Unione Europea, Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea da una parte, e Grecia dall'altra. Nessuna iniziativa e nessun ulteriore negoziato, almeno fino al responso del refrendum che la Grecia dovrà afrontare domenica 5 luglio. E fra Atene e Bruxelles adesso si sta svolgendo un vero e proprio braccio di ferro, nel quale il Cancelliere tedesco è arbiro super partes, o meglio, dalla parte della Germania e della convenienza tedesca nel panorama economico internazionale.
Intanto, nelle città elleniche, si svolgono scene di poanico, con lavoratori disoccupati in corteo e pensionati in fila di fronte alle banche che rimangono aperte solo per la distribuzione delle pensioni, in contanti.
Da parte itraliana, il premier Renzi ha avuto una lunga telefonata ufficiale con il presidente americano Barak Obama, nella quale, oltre al tema del terrorismo, si è parlato anche della situazione europea rispetto a quella della Grecia. Insomma, pare che Matteo Renzi abbia chiesto istruzioni al principale.
Renzi ha dichiarato che l'iniziativa di fare il referendum sarebbe una scelta sbagliata, le cui conseguenze sono difficili da prevedere, mentre la Merkel ha fato sapere di voler andare a vedere che cosa si nasconde sotto il tappeto del premier greco Tsipras. Intanto, i creditori di Atene fanno un passo indietro e si preparano ad assistere al “dialogo” fra quelli che appaiono sempre più due mondi separati, cioè l'Europa da una parte e la Grecia dall'altro. La Commissione Europea, anche a programma ormai scaduto, l'avrebbe valutato le nuove proposte di Tsipras in un nuovo eventuale piano, cioè il terzo pacchetto di aiuti, che per essere approvato deve necessariamente ottenere l'autorizzazione dell'Unione, nella quale il problema più grande è l'autorevolezza della Germania.

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