Si annuncia un processo lungo e difficile, ma questo era nelle previsioni. Le udienze, che dovrebbero cominciare fra circa una settimana, fanno già parlare la cronaca. La difesa di Massimo Bossetti, accusato dell'omicidio della giovane Yara Gambirasio, ha depositato la richiesta per la convocazione di ben 711 testimoni, più una lista di circa 50 consulenti tecnici. A parte gli stessi familiari dell'imputato, figurano vicini di casa, conoscenti, persone che frequentavano il centro sportivo di Brembate e molti altri.
L'accusa, rappresentata dal pm Letizia Ruggieri, a sua volta deposita la richiesta per la convocazione di 120 testimoni, fra i quali anche Alma Azzolin da Trescore Balneario, ritenuta una testimone chiave per provare che Yara Gambirasio e Massimo Bossetti si conoscevano e che fra l'agosto e il settembre 2010 una giovane ragazza, la cui descrizione pare confermare si sia trattato di Yara, sarebbe salita a bordo di un'auto grigio chiaro guidata da un uomo che, stando al riconoscimneot effettuato mediante foto segnaletiche, sarebbe stato Bossetrti.
Gli avvocati della difesa intendono combattere senza esclusione di colpi contro questa prova e soprattutto intendono smontare la coincidenza che colloca il DNA dell'imputato sugli indumenti intimi della giovane vittima. Per questo verrà ufficialmente richiesta una nuova perizia biologica. La convinzione della difesa è che Yara sia stata rapita e uccisa da un gruppo di ragazzi deviati per cui sarebbe un delitto maturato in ambito giovanile e e collegato al fenomeno del bullismo.