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INCHIESTE – le “NAVI A PERDERE “ On. Pecorella / On. Bratti

(seconda puntata ) – Nel 1993 iniziarono le indagini sulle cosiddette “navi a perdere”. Nell’anno 2009 un noto giornalista di un quotidiano italiano inviò a Comerio un file .pdf rappresentante una vecchia carta nautica del Mediterraneo che, a suo dire, era proprio quella trovata a bordo della Jolly Rosso. Carta nautica con riportati i punti dei probabili naufragi di diverse navi e, su di un lato, la scritta O.D.M. Il tutto scritto, in modo molto evidente, dalla stessa mano. Assai verosimilmente si tratta di una carta sulla quale sono state segnate le posizioni dei naufragi segnalati dalle compagnie assicurative.
In alcuni casi si é trattato di naufragi effettuati al fine di frodare gli assicuratori.
Dalle circostanze emerse dall'esame delle polizze di carico e delle merci imbarcate non si sono mai riscontrati carichi di natura dubbia o pericolosa. Le compagnie assicurative, tramite i loro enti di perizia e di verifica, hanno sempre appurato con cura tutte le circostanze ed ogni dettaglio circa il carico perso nel naufragio e le modalità dell'evento. La carta è scaricabile dal sito www.giorgiocomerio.com cliccando sul link: http://www.giorgiocomerio.com/ref-GC-079.html Ricordiamo che la Jolly Rosso spiaggio’ la notte del 14 Dicembre dell’anno 1990 dopo che, per una falla nello scafo, era ingovernabile e dopo che l’equipaggio, comandato dal Capitano Bert M. Klywegt fu salvato con l’utilizzo di un elicottero. La società ODM è nata tre anni dopo, nel 1993! E non solo. Le date dei naufragi delle navi “GULTEN ISLAMOGLU” – “ALESSANDRO I°” – “SARAY STAR” e “OLD FATHER” e “PELHUNTER” sono successive al naufragio della Jolly Rosso del 14 Dicembre 1990. Ne consegue che o il comandante della Jolly Rosso era un veggente, oppure la carta nautica non poteva essere a bordo della Jolly Rosso il 14 Dicembre 1990, a meno che sia giunta a bordo dal futuro..
Ricordiamo che si tratta di una vecchia carta generale del sud Italia-Sicilia, dell'ammiragliato inglese ( diciture in inglese e non in italiano). Infatti le profondità sono indicate in Pathom ( braccia inglesi ) e non in metri e le altezze in feet e non in metri. D’altra parte è evidente che si tratta di un clamoroso falso per il fatto che, appunto, ci sia scritto ODM sul margine sinistro, quando l’ODM non esisteva ancora. Sulla carta nautica di bordo risulta che il Comandante Bert M. Klywegt abbia riportato i punti della rotta effettuata, come di norma, e nella fase finale la sua rotta nella situazione di non-governo. Ed ora alcuni stralci tratti dal rapporto finale della Commissione Pecorella. Leggiamo Pag. 41 che Il Com.te Bellantone della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia dichiara: “(…) Non ricordo se sono salito a bordo, sicuramente è salito qualche ufficiale della Marina, forse anch’io, non ricordo. Ricordo di aver visto su qualche documento, uno stemma a forma di triangolo con la scritta ODM, preciso di non conoscere all’epoca dello spiaggiamento, il significato dello scritto ODM e comunque era scritto tutto in inglese. Non ricordo di aver visto sulla nave una cartografia raffigurante i siti di affondamento di navi che possa raffigurare una battaglia navale. Ricordo però che la stessa mi fu mostrata dal magistrato Neri di Reggio Calabria e o dal suo collaboratore De Grazia Natale.. “ Ma allora la “cartografia” che il magistrato Neri ha mostrato a Giuseppe Bellantone da dove è arrivata, visto che a bordo della Jolly, all’epoca del suo spiaggiamento, non esisteva ? E dove è finita ? E’ certo quindi che non è mai stata a bordo della Jolly Rosso, ed è certo che non è stata mai trovata da nessun organo inquirente. E’ invece evidente che è stata mediaticamente utilizzata e che, in forma elettronica, un noto giornalista ha avuto modo di possederla. Come e quando ne è entrato in possesso? Queste informazioni non pare siano mai trapelate e non pare che risultino note alla Commissione. Ecco qui altri brani significativi e reperibili nel testo della relazione finale dell’On.Pecorella / On. Bratti. Pag. 170 “La Commissione ha acquisito in copia gli atti più significativi del procedimento penale concernente lo spiaggiamento della Jolly Rosso, conclusosi con una richiesta di archiviazione inoltrata al Gip nell’anno 2008. Pag 187 – Audizione dell’Amministratore delegato della compagnia di navigazione Messina ) “Anche in merito a questo aspetto non possono che registrarsi aspetti a dir poco inspiegabili. Non è dato comprendere come un comandante di capitaneria di Porto abbia potuto essere così generico e atecnico nel descrivere un documento che, se fosse stato davvero un documento nautico, sarebbe stato facilmente identificato e corretta- mente definito. Possono trarsi due deduzioni in alternativa: o il comandante ha visto davvero un documento incomprensibile e verosimilmente riconducibile ai progetti di Comerio, ovvero sin dai primi colloqui con il capitano De Grazia ha mentito, ma sfuggono le ragioni di una simile menzogna, successivamente ritrattata. Di certo nessun interesse poteva avere il comandante Giuseppe Bellantone nel dichiarare di avere visto un documento che in realtà non aveva visto. Di esso, però, non vi è traccia documentale, sicchè le uniche fonti di informazione sul punto sono costituite dall’annotazione di servizio a firma Capitano De Grazia, nella quale è stato riportato quanto dichiarato nell’immediatezza da Bellantone, e il verbale di sommarie informazioni reso innanzi al dottor Neri nell’ambito dell’indagine condotta dalla procura circondariale di Reggio Calabria. Sul punto, l’audizione del dottor Gais ( amministratore della Messina ) si è sviluppata nei seguenti termini: « PRESIDENTE. Il comandante della Capitaneria di porto di Vibo Valentia ha riferito che in alcuni documenti reperiti a bordo della nave vi erano strani cenni a materiale radioattivo. Inoltre, aveva visto documentazione che non aveva saputo interpretare e che gli sembrava un piano di battaglia navale che poi aveva riconosciuto nei progetti ODM sequestrati presso l’abitazione di Comerio. Questo aspetto deve essere chiarito, perché credo che il comandante della Capitaneria di porto di Vibo Valentia sia in grado di leggere e interpretare le carte nautiche, mentre qui avrebbe individuato non solo questi cenni a materiale radioattivo, che non sono meglio precisati, ma soprattutto queste figure che si troverebbero poi nei piani della ODM, i progetti di Comerio per interrare nel mare i rifiuti radioattivi. ANDREA GAIS ( rappresentante legale della Messina “: Il comandante Giuseppe Bellantone ha espletato l’inchiesta sommaria che vi abbiamo allegato e che quindi ha analizzato tutta la vicenda della Rosso. Credevamo che le carte nautiche che aveva definito battaglie navali non avessero nessuna rilevante importanza, visto che erano le carte nautiche che si trovavano in plancia, dove il comandante con frequenza abbastanza assidua, navigando sotto costa, deve per Legge fare il punto nave. Abbiamo poi letto di richiami all’ODM, che però è stata fondata tre anni dopo lo spiaggiamento della Rosso, così come abbiamo letto che su quella carta nautica sarebbero indicati i siti di affondamenti di navi a perdere, che comunque sarebbero avvenuti successivamente all’affondamento della Jolly Rosso. Abbiamo indubbiamente letto molte dichiarazioni contraddittorie. (…) abbiamo allegato tutto quello che era riferito al viaggio, quindi documentazione ufficiale, manifesti, polizze di carico, merce, contenitori vuoti, contenitori pieni, diario di bordo, dichiarazione di evento straordinario, richiesta sommaria da parte delle autorità competenti. Abbiamo allegato e inserito nel nostro memoriale tutto quello che avevamo. Non siamo però riusciti ad avere la famosa carta nautica, che era però una di quelle dell’Istituto idrografico della Marina di Genova in funzione della zona di navigazione »; i rapporti con Giorgio Comerio: Dalla relazione « Navi affondate – approfondimento sulla M/N Rosso » Non solo: la Jolly Rosso non fu mai nella “disponibilità di Comerio” come riportato da certa stampa e dettagliatamente provato dalla Messina.
Tutte le altre informazioni: COMMISSIONE Pres. On. G. Pecorella – Relazione ” Navi a Perdere ” – On. Pecorella e Bratti – Per scaricare la relazione sulle “navi a perdere” cliccare su: http://leg16.camera.it/_dati/leg16/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/023/021/INTERO.pdfLa nostra inchiesta proseguirà con cadenza settimanale e con annotazioni che faranno comprendere quanto di artatamente falso è stato costruito intorno a questa indagine alimentata continuamente da false notizie giornalistiche e che si è rivelata solo un inutile dispendio di danaro pubblico e di energie investigative. Giorgio Comerio – www.giorgiocomerio.com

 

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