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Teoria del complotto contro i presidenti del Sudamerica

Torna alla ribalta la mai sopita teoria del complotto, questa volta a proposito di una misteriosa quanto fantomatica elaborazione, che comunque non stupirebbe, visto i tempi che corrono. Si tratterebbe di cancro, o meglio, del provocato cancro ai danni di diversi presidenti di Paesi sudamericani. Lo spunto è la morte del presidente del Venezuale Hugo Chavez (FOTO), il quale, in alcuni suoi discorsi aveva definito “epidemia” i casi di tumore che hanno colpito e colpiscono i suoi omologhi del continente. Il cancro ha colpito lo stesso Chavez, poi il presidente uruguayano Fernando Lugo, la presidente del Brasile Dilma Rousef e l'ex presidente Lula Da Silva, la presidente argentina Cristina Fernandez, tutti rappresentanti della sinistra socialista ideologicamente non in linea con la politica americana.
la risposta di Washington non si è fatta attendere, anzi, è stata stranamente tempestiva: Victoria Nuland, portavoce del Dipartimento di Stato ha definito le accuse di Chavez come “orribili e riprovevoli”. In sostanza, gli Stati Uniti avrebbero utilizzato tecnologie segrete a livello biologico per causare il cancro fra ileader del Sudamerica che hanno manifestato l'intenzione di liberare i propri Paesi dall'ingerenza statunitense.
Naturalmente servirebbero prove tangibili ed evidenti per dimostrare un'accusa a tal punto fantapolitica. Nemmeno Chavez però era uno sprovveduto, e si è ben guardato dall'acusare direttamente l'amministrazione americana: ha spiegato infatti la propria posizione dicendo di non aver mai incolpato nessuno, ma che piuttosto ha fatto utilizzo della libertà di pensiero di fronte ad una strana serie di eventi di difficile spiegazione. La sua ansia è ben compresa, poiché per scongiurare il rischio di morte si è dovuto sottoporre ad una serie invasive chemioterapie a Cuba. E l'ansia è destinata a rimanere. Come compaiono queste malattie? Come un tumore maligno ha potuto colpire un uomo sano, militare in pensione, ex giocatore di baseball, regolare frequentatore di palestre nonché corridore agonista? Perché solo i politici populisti incappano in questi problemi e ciò non accade mai ai presidenti di destra che favoriscono l'Impero?
A denigrare i sospetti è intervenuto il celebre professor Salomon Yakobiwicz, luminare venezuelano dela medicina, il quale ha aserito che Lula Da Silva avrebbe ecceduto nel tabagismo; che Cristina Fernandez si era sottoposta a troppi interventi per il ringiovanimento della pelle; che il paraguayano Lugo non aveva utilizzatoprotezioni durante i numerosi rapporti sessuali della sua vita da single. Per questi motivi, il linfoma sarebbe una quasi inevitabile conseguenza. E r iguardo a Chavez, sarebbe stato colpevole di non avere condotto una vita regolare, lavorando di notte, mangiando cibi non sani, dormendo poco, insomma, sconvolgendo i propri bioritmi.
Molti però danno credito alla teoria complittista di Chavez. D'altra parte la CIA non è certo nuova a esperimenti del genere, fin dagli anni Cinquanta, quando era in voga la sperimentazione di sostanze biochimiche per la manipolazione della mente, vedi le mostruose operazioni Mind Control, MK-Ultra, o il Progetto Venona, e altre mostruosità per lo studio e lo sfruttamento della sifilide, della gonorrea, e di altri virus patogeni o lo studio degli effeti dell'Acido Lisergico (dietilamide dell'LSD) su cavie umane non coscienti. E' altresì provato che i medici smaeicani abbiano infettato oltre duemila cittadini guatemaltechi proprio come cavie umane per lo studio di tali malattie, senza naturalmente chiedere alcun consenso.
Il presidente del Guatelama, Alvaro Colon, ha pubblicamente denunciato tali esperimenti , etichetandoli come un vero e proprio crimine contro l'umanità, e il presidente americano Obama sio è ufficialmente scusato con il collega centroamericano definendo tali esperimenti come contrari ad ogni logica umanitaria.
I media allineati non hanno mai parlato di come gli Stati Uniti abbiano infierito sulla vicina Cuba con atacchi biologici, che avrebberocolpito oltre 300mila cubani colpiti da febbre emorragica detta Dengue, che ha causato 150 decessi, fra cui 50 bambini.
Lo scrittore guatemalteco Persi Francisko Alvarado, che ha lavorato 20 anni per l’intelligence cubana negli Stati Uniti, ha pubblicato un articolo sull’uso dell’impianto di cancro quale arma da parte della C.I.A. Egli ha fornito elementi concreti sull’esistenza di decine di laboratori di guerra biologica sul suolo americano. Fort Detrick, un reparto di virologia, è un luogo dove sono stati ottenuti molti sinistri successi.
A quato punto sorge una domanda: Perché?
 Si può solo supporre, con un discreto grado di credibilità, che la sconfitta al IV vertice americano (novembre 2005), quando la squadra degli Stati Uniti ha cercato di imporre l’accordo del libero commercio (ALCA) sull’emisfero occidentale, ha contribuito a questo tipo di decisione. Alla cerimonia di apertura l'ospite allora presidente argentino Nestor Kirchner ha dichiarato che l'integrazione sarebbe potuta diventare una realtà solo nel caso in cui fossero state attuate misure appropriate per eliminare sproporzioni di sviluppo. In caso contrario, il “libero mercato” avrebbe ulteriormente indebolito l'America Latina e fatto crescere il suo debito estero. Rivolgendosi a Bush ha detto che la politica imposta dagli Stati Uniti ha aggravato la povertà del continente e ha anche portato all’instabilità e alla caduta di governi democraticamente eletti. Kirchner ha invitato i partecipanti al vertice a ricercare una nuova strategia di sviluppo regionale che avrebbe potuto incontrare l'interesse dei latino-americani. Presto un nuovo modello di integrazione – l'Unione delle Nazioni Sudamericane – UNASUR sarebbe nato. Durante gli anni della sua esistenza l'Unione ha impedito alla CIA l’attuazione di colpi di stato sia in Bolivia, sia in Ecuador, per esempio. Ha incoraggiato il dialogo tra vicini in conflitto e ha facilitato il ripristino della democrazia in Honduras.
Naturalmente Washington non è conciliante con l’idea di una America Latina sempre più indipendente, ignorando le grida perentorie dei dittatori e le minacce di usare la forza. Il primo tentativo di sbarazzarsi dei “presidenti ostili” non è riuscito. Rafael Correa si ferma nei tempi duri del tentativo di colpo di stato in Ecuador. I cecchini addestrati della CIA mancarono il bersaglio. Hugo Chavez ha sconfitto il cancro e sta con fiducia guardando alle elezioni dell’ottobre 2012. Cristina Fernandez ha consultato i medici in tempo e lo sviluppo critico della malattia è stato prevenuto. Anche se il pericolo è ancora ben vivo.

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