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LIBIA: Giusto per qualche miliardo di dollari.

Il prestigioso studio legale di Londra, Enyo Law, ha deciso di abbandonare il caso del suo ricco e potente cliente: la LIA, ovvero il gruppo finanziario che gestiva, all’epoca del dittatore Gheddafi, i capitali ed i relativi investimenti all’estero. Il nuovo management della LIA ha scoperto, con un certo disappunto, che le due grandi banche di investimento avevano perso i loro capitali. Perdite non da poco. Si parla di 1.2 miliardi di dollari persi dalla Goldman e di ben 2.1 miliardi di dollari dalla SocGen. Milione più, milione meno, s’intende, senza contare interessi e danni. Ovviamente le perdite erano state realizzate piano piano, nel corso degli anni senza che i solerti dirigenti della LIA se ne accorgessero. E’ veramente incredibile come questi super-traders, super-computerizzati, managers di super banche, riescano a realizzare delle super perdite catastrofiche senza che nessuno abbia il minimo sentore di cosa accada. In realtà pare che i due grandi traders abbiano doverosamente avvisato, per tempo e con solerzia, il loro illustre cliente dei loro splendidi risultati ma che quest’ultimo non abbia ben compreso di che cosa si trattasse. Insomma forse ha creduto di aver guadagnato e non aveva capito che a guadagnare sulle sue perdite erano stati altri, decisamente più furbacchiotti. Si potrebbe dire che qualche manager ha le orecchie.. di Pinocchio ! Magari hanno incassato qualche miliardo di dollari  dei super-traders cinesi o di New York oppure di Parigi. Dopo aver attentamente esaminato le carte, e quasi certamente aver ricevuto congrui fondi per le spese londinesi, lo studio legale Enyo ha deciso di abbandonare il caso: i documenti contabili della Goldman Sachs e della Societé Generale sono, evidentemente, a prova di tribunale. Per ora pare che LIA non abbia trovato nessun altro studio legale interessato alla loro causa. Insomma come perdere qualche miliardo di dollari e far vivere felice e contenti i traders delle grandi banche, mentre  Pinocchio aspetta che le monete crescano.. Giorgio Comerio – www.giorgiocomerio.com

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