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Giallo turista italiano, i parenti vogliono la verità

Alaska – “Non abbiamo notizie, ne' dell'autopsia ne' dell'inchiesta. Nessuno ci dice nulla”. Lo denunciano Corrado e Alessandra Castagnetta, rispettivamente padre e sorella di Claudio, il manager palermitano di 32 anni morto il 20 settembre scorso in circostanze misteriose nella citta' canadese di Quebec, dopo essere stato arrestato per disturbo della quiete pubblica. Intervistato dai quotidiani locali “Soleil” e “The Globe and Mail”, Corrado Castagnetta si dice “molto irritato, sia come cittadino italiano sia come cittadino del mondo, nell'assistere alla violazione dei diritti umani” del figlio morto. Giunto in Canada da alcuni giorni con la figlia, subito dopo essere stato avvertito della morte del giovane, Castagnetta spiega di aver visto una sola volta con il sergente-detective incaricato delle indagini, Steve Girard. “Lo abbiamo incontrato al nostro arrivo a Quebec, domenica scorsa, e ci ha dato delle informazioni frammentarie su quanto e' successo”. In seguito, aggiunge il padre del manager morto, “abbiamo avuto un incontro informale con il coroner e abbiamo capito che non poteva aiutarci perche' l'inchiesta e' in corso”.

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