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Nepal – Sale il bilancio delle vittime, continuano le scosse. Neonato trovato vivo

Nepal – Oltre un milione e mezzo di bambini a rischio infezioni ed epidemie, mezzo milione di profughi, più
 di otto milioni di persone coinvolte dal sisma, più di 10mila feriti e più di 5.300 morti accertati, con il conteggio che purtroppo sale giorno dopo giorno e inesorabilmente, secondo diverse dichiarazioni, pare destinato a raddoppiare.
Da sabato 25 aprile, quando il devastante terremoto di magnitudo 7.9 ha colpito la regione himalayana, da tutto il mondo stanno arrivando aiuti, materiali di prima necessità, soccorsi in genere, personale medico. A parte il governo italiano, che al momento, in senso concreto ha solo avviato una petizione per la raccolta fondi…
La situazione apare ancora più tragica per il continuo numero si scosse dello sciame sismico che continuano a fare tremare il territorio. E ad aggravare la situazione anche una nuova valanga di ghiaccio, neve, fango e rioccia, che si è abbattuta sul villaggio di Ghodatabela, e dove vi sarebbero almeno 250 dispersi. Da temere anche le violente piogge che rendono friabile il terreno, con il pericolo di nuovi crolli.
Gli italiani che hanno perso la vita nel disastro, al momento sono quattro. Gli altri connazionali dei quali non si aveva notizia sono stati in gran parte ritrovati dalla squadra inviata appositamente dal ministero degli Esteri, ma all'appello ne mancano ancora una decina.
L'ONU ha calcolato intanto che almeno 1/4 della popolazione nepalese è stata coinvolta nel terremoto e che vi è un immediato bisogno di medicinali e di generi alimentari.
A parte la petizione, il governo italiano ha deciso di dichiarare lo stato di emergenza per poter avviare una partecipazione a livello europeo, con una squadra della Protezione Civile per l'asistenza sanitaria. Vedremo se in questo caso, i tempi dela burocrazia verranno ridoti per poter passare all'azione. Intanto, una prima squadra partirà doani con un aereo dell'Aeronautica Militare alla volta di Kathmandu.
E a parte il governo italiano, dallo Stato del Vaticano, al momento solo parole di vicinanza, di comprensione, di cordoglio, di preghiera, che alle migliaia di nepalesi materialmente non portano alcun giovamento. Insomma, parole, ma a livello pratico, uno degli stati più ricchi del mondo che avrebbe possibilità pressocché ilimitate, rimane totalmente inattivo.
Una lieta notizia, fra tanta devastazione, riguarda il ritrovamento di un bambino di soli quattromesi, ancora vivo sotto le macerie, dopo cinque giorni dal sisma, nel villaggio di Bhaktapur. Oltre a questo, un giovane di 28 anni è stato tratto in salvo, così come un 20enne. Le squadre internazionali, giunte da Sri Lanka, Cina, Turchia, Giappone, Olanda, Polonia, Germania, Israele, Francia, Malesia e Gran Bretagna, stanno aiutando la polizia e l'esercito nepalese nella frenetica ricerca di persone che potrebbero essere ancora vive.
A livello geologico, la capitale nepalese, Kathmandu, si è spostata di 3 metri verso sud in conseguenza del terremoto.
IL terreoro che ha colpito il Nepal, potrebbe essere annoverato fra i più distruttivi dal 1900 a oggi. Da ricordare che nel 2010 ad Haiti, le vittime sono state ben 316mila; Nel 1976 nella regione cinese dello Tsnaghan erano state 243mila; nel 2004 in Indonedsia oltre 225mila; sepre in Cina, nello Halyuan, sono state 200mila per il terremoto del 1920. A seguire, il terremoro del 1923 a Kanto, Giappone, con 142mila morti; nel 2008 nello Sichuan coinese con oltre 87mila vittime; Pakistan e India (regione di Muzzafarrad), nel 2005, con 86mla morti; in Turkmenistan nel 1948 le vittime sono state 110mila; oltre 70mila in Perù nel 1970; in Italia, a Messina, 72mila morti nel 1908.

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