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La Riforma dei Porti: “Bocciata dalla Ragioneria Generale dello Stato”

Genova -Parere negativo alla riforma dei porti perché manca la dimostrazione che l'autonomia finanziaria delle Autorità Portuali non comporta costi aggiuntivi per lo Stato.Autonomia finanziaria dei porti. 
E’ stato infatti bocciato dalla Ragioneria generale dello Stato l’articolo 14 del disegno di Legge 370/2014, la famosa Riforma dei Porti, che stabilisce l’autonomia finanziaria delle Autorità portuali.
L'articolo di legge esenta dalle imposte dirette le entrate delle Autorità, fornendo loro così importanti risorse. Secondo i ragionieri dello Stato, manca una relazione tecnica sulla garanzia che questa misura non comporti alcun costo aggiuntivo per la Pubblica Amministrazione.
Inoltre, la Ragioneria vuole che la riforma mantenga l'obbligo per le Autorità Portuali di chiudere i bilanci in pareggio o in avanzo. Questo è un duro colpo a qualsiasi forma di autonomia finanziaria dei porti, che si aggiunge al divieto comunitario di trasferire fondi alle Autorità Portuali, perché sarebbe considerato un aiuto di Stato. Questo nodo si aggiunge a quello del ridimensionamento delle Autorità, che sta causando una dura battaglia sia tra gli enti di gestione, sia nel mondo politico. La proposta più recente riguarda l'istituzione dell'Agenzia Unica dei Porti, una sorta di super-Autorità, che potrebbe aumentare ulteriormente la già notevole confusione. Si attende che il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio si pronunci sul futuro dell’autonomia portuale a seguito del parere negativo.

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