ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Nepal – Sono quattro gli alpinisti italiani scomparsi

Mentre sale a 40 il numero degli italiani ancora irreperibili in Nepal dopo il terribile sisma che ha colpito l'intera regione, e il numero dei morti sale costantemente avvicinandosi all'impressionante cifra di 10mila, sono stati localizzati gli italiani travolti dalla slavina sul monte Everest. Tutti erano esperti di alpinismo e conoscevano ogni aspetto della loro passione. Sono Renzo Benedetti e Marco Pojer, originari del Trentino, poi Oskar Piazza e Gigliola Mancinelli, tecnici di elisoccorso. Sono rimasti impotenti di fronte alla furtia devastante di una valanga di ghiaccio, neve e roccia, che ha praticamente sepolto il villaggio di Langtang, a nord di Kathmandu.
Renzo Benedetti, 60 anni, della Val di Cembra, lascia la moglie e un figlio. Era fra i più profondi conosacitori di tutti gli ottomila metri del mondo, che ha raggiunto in moplte occasioni, Everest compreso. Marco Pojer, 53 anni anche lui della Val di Cembra, cuoco di professione ma alpinista per natura, era un alpino e fra i più attivi componenti della Associazione Alpinisti Tridentini. Gigliola Mancinelli era medico anestesista, madre di due figli r da sempre appassionata di escursioni in quota. Oskar Piazza, 55 anni, del Soccorso Alpino Alto Adige era in Nepal per guidare una spedizione, la dodicesima ew, come aveva dichiarato inizialmente, l'ultima prima di appendere gli scarponi. Lascia una compagna, che doveva andare con lui e poi è stata trattenuta da un problema di famiglia.

Facebook