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USA – Guerra urbana a Baltimora

In molte città americane pare si sia tornati agli anni Sessante, alle risse per strada, alle razzie del Ku Klux Klan, alle agitazioni sociali e civili. E' il risultato di una nuova morte sospetta di un ragazzo di colore, a Baltimora, che ha generato violenze urbane tuit'ora in corso, con 37 arresti e almeno una decina di agenti rimasti feriti.
Il fatto riguarda la morte di Frerry Gray, 25 anni, fermato dalla polizia e trasportato con un furgone dal quale è uscito in cindizioni a tal punto gravi da perdere la vita. Il referto autoptico parla di lesioni letali alla spina dorsale. Un nuovo pisodio di violenza ingiustificata da parte di poliziotti bianchi nei confronti di un nero.
Nonostante i funerali di Gray si siano svolti nell'ordine, sono stati fatti circolare manifestini che davano appuntamento alla cittadinanza per una manoferstazione di protesta anarchica, in gergo “purge”, che ha avuto origine a Mondawmin Mall, una zona della città, e in poco tempo si è allargata a macchia d'olio. Successivamente l'agitazione è cominciata a salire fino ai primi lanci di pietre verso la polizia, quindi ha avuto inizio il caos. Vetrine infrante, negozi svaligiati e dati dalle fiamme, risse, cariche della polizia.
Viene alla mente il paragone con gli avvenimenti di Ferguson, in Missouri, dopo l'uccisione del 18enne Mike Brown, e c'è da temere che scene simili purtroppo siano destinate a ripetersi, Dio non voglia.

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