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Cooperative, in Toscana più occupati e posti di lavoro più stabili

FIRENZE – Le imprese cooperative occupano un posto sempre più rilevante nell'economia toscana. Non solo. E' da attribuire in buona parte al contributo della cooperazione anche la tenuta della Toscana che, nella crisi, ha fatto meglio di altre regioni e della media nazionale. Per questo la Regione ha avviato un percorso di valorizzazione e rilancio, dal quale possono venire opportunità di occupazione e sviluppo in tutti i settori, dal manifatturiero alla sanità, dal sociale all'agricoltura. E' un percorso che coinvolge le quattro organizzazioni che raccolgono le principali società cooperative toscane e che sfocierà nella conferenza regionale della cooperazione, dove tutti i soggetti del variegato mondo della cooperazione saranno chiamati a dare il proprio contributo.

Ieri, a Palazzo Strozzi Sacrati, si è svolta una tappa importante di questo percorso, con il presidente della Regione e l'assessore alle attività produttive credito e lavoro che hanno gettato le basi per il lavoro che dovrà essere proseguito nella prossima legislatura. Fra le sottolineature, la leva costituita dai quasi 3 miliardi di fondi europei per il periodo 2014-20 e il contributo strategico che può venire dalla cooperazione in settori come la sanità, la logistica (importante soprattutto per la crescita dei porti e dell'economia costiera), i servizi alle imprese.

Fra le novità si è registrata la formazione di un nuovo soggetto unitario, che rappresenta le centrali toscane della cooperazione riunite nell'Alleanza delle cooperative. E' stato inoltre riferito che il gruppo di lavoro che sta confrontandosi sui contenuti della prossima Conferenza regionale ha deciso di far coincidere l'evento con la prima assemblea regionale dell'Alleanza.

Il direttore dell'Irpet Stefano Casini Benvenuti fotografa il settore: 5765 unità locali, 83 mila addetti, circa il 6% dell'occupazione regionale, (media nazionale del 5,6%).La Toscana è la sesta regione per numero di addetti. La parte del leone la fanno le cooperative sociali, che occupano, in linea con quanto avviene nel resto del paese, circa il 28% degli addetti. La dimensione di impresa è fra i 50 e i 249 addetti, quindi si parla di impresa medio-grande, in un contesto dove prevale, invece, la piccola e piccolissima impresa. Fra il 2001 e il 2011 l'occupazione nel settore vede un incremento del 28,4%, contro il 20% del resto del paese.

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