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FRONTEX & Co e Maastricht

Mazara del Vallo ( Trapani ) L’attività di Frontex è un semplice palliativo: tutti hanno sempre saputo, sanno e si saprà nel futuro, che vanno bloccate le partenze di natanti, pescherecci fatiscenti ed anonimi gommoni già dalle coste libiche. I quasi mille naufraghi di oggi sono solo un inizio di stagione. La ricerca ed il recupero del relitto di vecchio legno egiziano, ormai vuoto, perché i pescecani lo hanno già ripulito, una operazione di nessuna utilità. Tutte le imbarcazioni vengono caricate giusto fino al limite del galleggiamento, senza più un minimo di bordo libero, senza nessuna dotazione di sicurezza: imbarcazioni pirata cariche di soli clandestini in balia delle prime quattro onde e nelle mani di un telefono satellitare. E’ del tutto normale che affondino al primo movimento sull’onda, al primo piccolo sbandamento, al primo piccolo cedimento strutturale, al primo schiodarsi di due assi marce. Se la chiamata del satellitare non ha risposta le probabilità di arrivare a destinazione praticamente sono nulle. Già dall’anno scorso è stato proposto all’ufficio belga del programma Frontex di mettere in acqua una catena di boe di segnalamento per localizzare i movimenti a riva e nella prossimità del bagnasciuga delle coste libiche. Il sistema “MARA” è visibile cliccando su: http://www.aviotech.co/mara.html Il sistema permetterebbe di localizzare ed individuare i movimenti sospetti già sulle spiagge libiche e di inviare opportuni mezzi di interdizione alla partenza direttamente sul posto. Non solo. Le immagini radar raccolte potrebbero essere viste a Londra, a Berlino, a Roma, a Parigi, a New York, insomma ovunque sia necessario e da chi ha il dovere di prendere le opportune decisioni di intervento. Ma, evidentemente, un sistema d’allarme avanzato, a basso costo, ad alta tecnologia, non interessa proprio per il semplice fatto che nessuno in Europa se la sente di bloccare le partenze agendo sulle spiagge libiche. Perché nessuno, in Europa, ha il coraggio di dare un ordine d’interdizione e perché non esiste una struttura in grado di eseguirlo: forse perché non rientra nei parametri di Maastricht ? Giorgio Comerio – www.giorgiocomerio.com

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