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Terremoti sull'Appennino, sulla costa calabra e a Cipro

Decine di scosse, parte indubiamente di uno sciame sismico, sono state registrate nelle ultime ore di mercoledi 15 aprile. La zona dove si sono avute le maggiori vibrazioni si trovano nei pressi di Lizzano di Belvedere (Bologna), con una magnitudo superiore ai 2° della scala Richter e fino a 2,7°, l'ultima delle quali registrata alle 0.51 a circa 9,5 km di profondità.
POco prima, intorno alle 18, gli strumenti dell'INGV (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia) hanno captato una intensa e profonda scossa al largo della costa tirrenica della Calabria, di magnitudo 4,2, avvertita distintamente alle isole Eolie, a Messina e a Reggio Calabria. Non si hanno comunque notizie su danni o vittime.
Nella mattinata del 15 aprile, le strumentazioni hano registrato, alle 10.25 ora italiana, un movimento tellurico il cui epicentro è stato localizzato sulla costa occidentale dell'isola di Cipro, di magnitudo 5.5 a circa 10 km di profondità, avvertita nela città di Nicosia e in tutte le zone occidentali dell'isola, comprese nella regione di Paphos, parte greca dell'isola. In seguito alla scossa si è diffusa la paura di uno tsunami che potesse colpire le coste anche della Grecia e fino a quelle italiane, in particolare quelle della Calabria e della Sicilia.

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