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Comunità degli italiani a Montenegro: “Oltre le barriere per l'inclusione sociale”

Kotor (MNE)-Nella società montenegrina, dove lo stigma delle malattie mentali è ancora forte, si cerca di sviluppare tra gli operatori del settore una sensibilità più innovativa e liberale in linea con quanto richiesto dall'Organizzazione mondiale della sanità. Le cooperative sociali possono contribuire in modo decisivo al superamento dello stigma e all'inclusione sociale del disagio psichiatrico. È questo il “messaggio”, che i professionisti e gli operatori del settore del Friuli Venezia Giulia hanno trasmesso ai loro colleghi e alle autorità, partecipanti al forum “Oltre le barriere per l'inclusione sociale”, che si è svolta in questi giorni a Podgorica e a Cattaro (Kotor) in Montenegro.
L'intenso programma dell'evento, che ha visto la partecipazione attiva della Comunità degli italiani del Montenegro, circa 600 persone, e degli studenti, ha previsto l'organizzazione degli incontri di tipo formativo, culturale, istituzionale ed economico-sociale.
Al dibattito, focalizzato sulla Cooperazione internazionale allo Sviluppo, l'assessore Torrenti ha evidenziato che “è efficace soltanto se attuata con continuità, poiché ciò permette di superare la superficialità e quindi ad approfondire i rapporti tra i Paesi”.
La Regione finanzia da una quindicina d'anni nello Stato balcanico, che conta 680 mila abitanti, progetti di collaborazione economica, sociale e culturale.
Il direttore del Dsm di Ts, Roberto Mezzina, ha ricordato le esperienze maturate in Italia con la “Riforma Basaglia” che ha portato alla chiusura dei manicomi e all'organizzazione dei servizi sostitutivi relativi alla salute mentale.
Il presidente dell'Università popolare di Trieste, Fabrizio Somma, ha parlato della ricca attività svolta a favore della tutela della cultura e della lingua delle comunità d'origine veneta lungo la sponda orientale dell'Adriatico.
Rivolgendosi al pubblico prevalentemente formato da studenti, il consigliere regionale Franco Codega ha evidenziato come “la comune casa europea garantisce la pace e il welfare per tutti, ma nel contempo richiede un coinvolgimento diretto dei giovani”.
Fra gli incontri di tipo istituzionale, l'assessore Torrenti ha incontrato anche i vicesindaci della capitale montenegrina, Caslav Vesovic e Boris Mugosa, con i quali è stato fatto il punto della situazione in merito all'attività dell'Agenzia della Democrazia Locale. L'assessore Torrenti ha visitato a Cattaro anche l'Istituto di Biologia marina, dove è stata scoperta una targa in memoria del maricoltore triestino Mario Bussani, scomparso nel 2013, che implementò l'impianto di mitilicoltura e progettò l'ostricoltura nelle rinomate Bocche.

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