Le perquisizioni della polizia tedesca nella casa di Dusseldorf del co-pilota Andreas Lubitz, responsabile della strage dell'Airbus A320, hanno evidenziato il ritrovamento di un certificato medico strappato e cestinato che, quasi certamente, il giovane aveva tenuto nascosto ai suoi referenti della Germanwings. Il documento attesta che Lubitz era sotto trattamento, fatto accertato da altri documenti trovati, i quali però non riportano il tipo di disturbo del quale Lubitz avrebbe sofferto. Il certificato medico attesta che nel giorno della strage Lubitz avrebbe dovuto essere in malattia e quindi non certo in servizio. Non sono stati trovati biglietti o messaggi d'addio che potessero annunciare il gesto estremo che poi avrebbe messo in pratica. A questo punto non è certo se la decisione di far schiantare l'aereo sia stata presa sul momento, approfittando della momentanea assenza in cabina del comandante, oppure un gesto premeditato da tempo per il quale attendeva solo l'occasione propizia.
I medici dell'ospedale di Dusseldorf dichiarano che il 27enne era in cura con l'assunzione di farmaci, ma non per depressione. Di certo Andreas Lubitz non avrebbe dovuto trovarsi ai comandi di un aereo, lo scorso martedi. L'ultima visita psichiatrica era stata eseguita il 10 marzo, due settimane prima del disastro, catalogata come “valutazione diagnostica”.