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La Francia e l’ Unione Democratica Musulmana.

“Bāqiya wa Tatamaddad “ è Il motto dello stato islamico, che poi è molto semplice. Significa “Consolidamento ed espansione”. Cerchiamo di non dimenticarlo. Ed ecco che il primo passo inizia in Francia. L’Unione dei Musulmani Democratici di Francia sarà forse presente nelle prossime elezioni – 22 e 29 Marzo – in quattro dipartimenti: il 92, 93, 78 e il 13 ed a Strasburgo. Attualmente il giovane partito islamico pare che conti circa 900 aderenti ed 8000 simpatizzanti. Cifre indicative. Il programma è, ovviante, decisamente islamico ma, inizialmente, ben avvolto in un pacchettino dorato con ampio uso delle parole libertà, democrazia, uguaglianza, etc. Insomma le solite frasette fritte e rifritte che piacciono tanto ai radical-chic europei. E poi, quasi certamente, i musulmani democratici francesi profumeranno con Channel n. 5 le mani che sgozzeranno i montoni il 24 Settembre 2015, il giorno dell’Aid al Kebir, il giorno del sacrificio. Il programma dell’Unione Democratica dei Musulmani di Francia è cliccabile su: http://udmf.fr/projet.html . Ovviamente un partito « democratico ed islamico » può giusto nascere solo in Europa dove le Leggi sono permissive e dove sono veramente democratiche. Un partito “cristiano e democratico” non potrà mai nascere in Arabia Saudita, in Oman, negli Emirati e neppure in Indonesia o nella “democratica” Turchia. Turchia – magari membro permanente del nuovo califfato – che si vorrebbe diventare un domani una parte d’Europa. Insomma in Francia verrà fatto un primo esperimento di un partito “democratico musulmano” in Europa. Staremo a vedere nel resto d’Europa se nasceranno altri partiti “democratici musulmani” mentre i Cristiani continueranno a non poter far parte delle “democrazie” tribali arabe. In ogni caso gli spettatori medi di un match del Paris St German superano i quarantamila. La Francia laica e democratica non ha certo da preoccuparsi : i voti degli spettatori di un solo match del PSG sono quattro volte quelli dei Democratici Musulmani di Francia. Giorgio Comerio – www.giorgiocomerio.com

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