Un affare miliardario, come solo Silvio Berlusconi è abituato a trattare, ma disseminato di dubbi. La fusione che l'ex premier vorrebbe creare fra Rai Way ed Ei Towers sarebbe un matrimonio completamente basato sul debito. In effetti èn affare parecchio ambzioso, nel quale la controllata Mediaset sarebe disposta a rinunciare al 66,7% che fino a ieri era data come conditio-sine-qua-non nella trattativa di acquisto.
La questione è approdata alla Commissione Industria del Senato, dove si sta analizzando la proposta di rinuncia a una o più condizioni e quindi alla modifica dell'offerta, naturalmente ai sensi delle vigenti leggi e secondo quanto prescrive il Regolamento Emittenti. In ogni caso è certo previsto il mantenimento della valenza economica del progetto e anzi, sul costo del debito successsivo alla fusione ci sarà un incremento del debito netto pari alla cifra massima complessiva della trattativa, ma la nuova agregazione sarebe sufficiente a garantire il rimborso del debito stesso. Parole che sembrerebbero in codice per i comuni mortali che già hanno difficoltà a fare quadrare i conti a fine mese. Ma  non è tanto il numero degli zeri a preoccupare, quanto la stessa fusione fra una controlata Mediaset e una controllata Rai, con tutto ciò che ne consegue.
La notizia ha fatto decollare le quotazioni di Borsa del titolo Rai Way di oltre 4 euro ad azione, ovvero un discorso complesssivo che supera abbondantemente il miliardo di euro…