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Governo – L'arte di perder tempo per rallentare la legge anticorruzione

Sono quasi due anni che il Ddl anticorruzione presentato dal presidente del Senato Piero Grasso, è fermo in Comisione Giustizia. Proclami, sedute notturne, ridardi montati ad arte, ostruzionismo di Forza Italia, e intanto si accumula ritardo e la corruzione dilaga. Oppure si aprono sedute che terminano nel giro di pochi minuti, e il risultato è lo stesso, mentre altre ancor vengono fatte durare tempi incalcolabili, con lo stesso scopo, con interventi fiume che si erdono in disquisizioni tecniche di nessuna utilità pratica. C'è anche chi, come Carlo Giovanardi di Area Popolare, parla di una manifesta sopravvalutazione del fenomeno cotrruttivo, insomma, tutto apparirebbe più grave di quanto non sia in realtà. E se il fenomeno è sopravvalutato, lo sarebbero anche le misure sanzionatorie previste. Il risultato è che ala Commissione Giustizia del Senato il Disegno di Legge Anticorruzione è bloccato, e blocati sono i provedimenti che dovrebbero combatterlo, così come il voto di scambio, il falso in bilancio e il riciclaggio. Piero Grasso ha presentato il Ddl il 15 marzo 2013 e oggi ancora nulla di fatto, in particolare grazie al manifesto ostruzionismo di Forza Italia e agli interventi di Carlo Giovanardi che parla di esagerazione nel definire il fenomeno della corruzione. D'altra parte, che cosa sono oltre 60 miliardi di euro cme costo per i cittadini del fenomeno tangenti-corruzione? Bazzecole. E sciocchezzze sono anche gli scandali come il Mose, o come Milano Expo..

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