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L'ISIS colpisce ancora – Distrutte le vestigia di Nimrud

L'antica capitale dell'impero assiro, Nimrud, dove fino a ieri si potevano ammirare le celebri statue degli uomini alati, è stato l'ultimo scempio dei miliziani del sedicente Stato Islamico. L'ISIS si è reso colpevole di un nuovo tragico fatto, intervenendo con i bulldozer nel sito archeologico a poca distanza da Mosul, secondo i dettami del califfo Abukbar al Baghdadi. La notizia è stata resa nota dal ministero del Turismo e dele Antichità iracheno, con un annuncio su Facebook.
Non sono stati pubblicati, al momento, i dettagli sulla gravità del danno, ma pare che siano di estrema gravità, in conformità con i programmi dei miliziano che hanno più volte affermato di voler cancellare tutto ciò che, secondo loro, costituirebbe un'offesa all'Islam. L'episodio fa seguito alla distruzione dei reperti del museo di Mosul, e oggi la antica Nimrud, che la Bibia chiama Calah, è vittima della follia estremista, dopo millenni di storia. Fondata dal re Shalmaneser (1.274-1.245 a.C.), fu capitale del regno di Assurbanipal II (883-859 a.C.) con oltre 100mila abitanti, e famosa per le grandi statue alate con la testa di uomo e il corpo di animale, oltre ai resti del palazzo reale, sculture e basamento in eccellente stato di conservazione. Nel sito sono stati trovati, durante gli scavi fra il 1845 e il 1873, preziosi reperti che formavano il cosiddeto “tesoro di Nimrud” formato da più di 600 pezzi d'oro e pietre preziose che eerano state conservate dopo i saccheggi della guerra del Golfo nel 2003 e conservati nel forzieri della Banca Centrale di Baghdad.

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